Il “tempo sospeso” durante il lockdown diventa una riflessione teatrale: appuntamento il 1° maggio al Civico

Roberto Sbaratto e Cinzia Ordine durante la presentazione di questa mattina

Le sensazioni, le ansie, i pensieri, le speranze, ma anche le le ricerche in Rete dei momenti di leggerezza, di cui avevano tanto bisogno, durante i due anni di pandemia e, soprattutto, nel corso del primo, lungo e angosciante lockdown di 69 giorni sono diventati una “riflessione e teatrale su tempo sospeso” che sarà proposta il 1° maggio al teatro Civico. Si intitola “Finirà?!”, e l’autore è Roberto Sbaratto con l’assistenza artistica della compagna di viaggio dell’associazione “Il Porto” Cinzia Ordine.  La voce narrante, cantante e recitante di Sbaratto sarà accompagnata da un quartetto musicale d’eccezione costituito da Stefano Profeta al contrabbasso (si devono a lui l’arrangiamento e la trascrizione dei brani che saranno eseguiti), dal torinese Fabio Gorlier al pianoforte, dal santhiatese Paolo Guercio alla fisarmonica e da Mauro Ghiani alle percussioni.

Lo spettacolo, che andrà in scena di pomeriggio, alle 17,30, l’orario da sempre prediletto da “Il Porto” e dal suo pubblico, è stato presentato questa mattina alla stampa da Sbaratto e Cinzia Ordine alla pasticceria Taverna & Tarnuzzer di piazza Cavour.

Sbaratto ha detto di essere stato tra le tante persone fortunate che sono state appena sfiorate dalle tragedie che invece hanno colpito tante famiglie durante la pandemia. E che quindi la sua lettura di ciò che accadde soprattutto durante il primo e il secondo (e assai più breve) lockdown è  assolutamente più leggera di quella che avrebbe potuto rappresentare un autore coinvolto più pesantemente – sotto l’aspetto della salute e dell’economia – durante questi due anni di “tempo sospeso”. 

“Durante il lockdown – ha detto – come tanti, tantissimi altri ho fatto cose che mai mi sarei sognato di fare in momenti normali. Per dire una, ad esempio, mi sono letto tutto, dal primo all’ultimo vocabolo, una vocabolario del dialetto vercellese. E ho imparate tantissimo. Uno dei capitoli della ‘riflessione teatrale’ sarà proprio dedicato a questa mia scoperta”. E poi ci sarà spazio per la musica ascoltata su YouTube in quei mesi: dalle canzoni dei Dik Dik e di Ivano Fossarti, a quelle di Aznavour e di Chip Taylor. Sbaratto racconterà una storia che mai nessuno avrebbe voluto vivere cercando di mettere in rilievo, se possibile, gli aspetti positivi di quel periodo: le ricerche culturali e intellettuali svolte sulla Rete e sui libri, soprattutto, con la domanda di fondo, che dà il titolo all’opera “Finirà?!”. Per quanto riguarda quest’ultima, Roberto Sbaratto a detto di essersi ispirato al una vignetta di Altan, dove uno dei suoi caratteristici personaggi, nei giorni dell’isolamento, si domandava appunto, con aria nello stesso tempo afflitta e speranzosa, quanto sarebbe durato tutto ciò.

Cinzia Ordine e Sbaratto hanno ringraziato gli sponsor del progetto (e anche chi li ha procurati: Giulio Dogliotti) e gli enti patrocinatori: il Comune, la Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli, la Riseria S. P. Di Stroppiana. Cinzia Ordine ha poi aggiunto che Il Porto sta lavorando ad un’idea celebrativa dei 110 anni (e ciò accadrà nel 2023) della grande Expo dello Sport che la nostra città ospitò nel 1913, un evento -per allora e anche per adesso – di livello mondiale.

Tornando allo spettacolo del 1° maggio, i biglietti, che costano 18 euro (15 i ridotti) si potranno acquistare a partire dal 13 aprile, il mercoledì e il venerdì, dalle 17,30 alle 19,30 al botteghino del Civico; il sabato dalle 10 alle 12.

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6 Commenti

  1. Sbaratto è fantastico! .. lo ascolterei per ore ed ore ..
    partendo da un tema banalissimo e nello stesso tempo impossibile da trattare seriamente .. se non al prezzo di una perduta libertà di parola e forse anche proprio di movimento .. riesce a trovar la gabola e decide di poter dire cose interessanti lasciando intendere che non è proprio tutto quel che pensa .. sta a noi scoprirlo!
    https://www.youtube.com/watch?v=xVPUX2dnMkM
    1-c.

  2. è recluso in casa .. e ne approfitta per fare quel che diversamente non avrebbe mai fatto: leggere tutto il vocabolario (che è una buona lettura .. utile .. e forse una delle migliori opere uscite ultimamente) .. ed ha ascoltato i Dik Dik (l’h fatto anch’io .. ho intensificato .. e son rimasto contento) .. è vero: senza la lunga detenzione, chi avrebbe scritto “Le mie Prigioni”? .. si deve scegliere: o la libertà o il successo letterario .. o l’uno o l’latro .. confermerebbe anche il Grande Statista:
    https://www.youtube.com/shorts/SZOiD8dcUFQ
    2-c.

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