Vercelli – Pomeriggio da favola, l’ennesimo dono della Ducale (grazie al Comune) alla città: esci dalla stupenda Sala Tizzoni con gli affreschi del Caccia (a proposito: ce la faremo prima o poi a riaprila per sempre e a rivalorizzarla?) dopo aver ascoltato “Yesterday” dei Beatles e l’Intermezzo della Cavalleria Rusticana di Mascagni eseguito dal Quartetto della Ducale e incontri un’amica appena scena dalla Torre dell’Angelo. Che cosa ti hanno fatto ascoltare Guido Rimonda e Cristina Canziani? “Ho scelto Schindler’s List, una meraviglia”.
E poi, mentre ti stai dirigendo verso la Sala Capitolare per ascoltare la violinista Giulia Rimonda e il violoncellista Marco Mauro Moruzzi, ecco che dal Museo Leone esce la coppia di amici che è andata ad ascoltare il duo di chitarra e violino composto da Sara Palmisano e Paolo Chiesa. Cosa vi hanno proposto? “Thais di Massenet, che incanto”.
Tu intanto ascolti le proposte di Rimonda-Moruzzi e scegli la trascrizione per solo violino della Traviata di Bazzini, ma il giovane duo ti regala (sempre stando nei dieci minuti canonici) anche la funambolica e celeberrima Czardas di Monti. Poi, incrociando il famoso poeta dialettale livornese che si dirige verso la Capitolare, entri nella Sala d’Ercole del Leone e chiedi, ottenendolo, il “Cantabile” di Paganini per violino e chitarra.
Questo interminabile e favoloso andirivieni dei melomani vercellesi (molto più dei 150 prefissati perché il “face to face” poteva anche riguardare, stante la capienza delle singole sale, da due a quattro spettatori) si protrarrà fino alle 21. E la Vercelli purtroppo non ancora free Covid si è beata di una mezza giornata davvero memorabile per tutti coloro che l’hanno vissuta.
Domani, per chi lo vorrà, c’è la chance fontanettese di questo quarto Viotti Day&Night.