Cigliano: i genitori protestano per la chiusura della scuola materna, il Sindaco rimuove gli striscioni

 

Molte persone in piazza questa mattina a Cigliano e slogan del tipo “Non potete togliere il futuro ai nostri bambini” per l’assemblea sulla scuola materna di Cigliano e le proteste per la chiusura della “Ortensia Marengo” a causa di gravi problemi strutturali. Le 67 famiglie degli iscritti si sono trovati senza scuola e costretti a misure alternative, assai poco percorribili per molti, che hanno portato le famiglie a protestare.

Il timore è che la chiusura della scuola diventi definitiva. “Sono stati spesi mesi inutili in polemiche – hanno fatto rilevare i partecipanti –: la campanella della scuola è suonata per tutti tranne che per i nostri bambini”.

A tutt’oggi, a quanto pare, solo una trentina di bambini sarebbero stati inseriti nella scuola materna dell’istituto comprensivo attraverso una graduatoria che ha tenuto con conto di fattori che i genitori contestano: gli altri hanno dovuto arrangiarsi. E sotto accusa è finita l’amministrazione comunale, alla quale i manifestanti rimproverano di non essere stata in grado di risolvere la situazione.  “L’Ortensia Marengo – hanno detto i genitori – rischia di diventare un secondo Palazzo Carpeneto…”. A scaldare ulteriormente gli animi anche una nota diffusa in mattinata da arte della giunta che ha comunicato l’intenzione di non partecipare all’incontro più volte richiesto dai genitori aggiungendo che così si voleva “evitare che i problemi dei genitori diventino occasione di mera strumentalizzazione politica…”. L’auspicio poi lanciato del vicesindaco Stefania Crittino, che ha firmato la nota è stato che la riunione in atto fosse “l’occasione giusta per creare una lista di domande pertinenti da presentare alla riunione in Comune di mercoledì”.

La foto condivisa sui social del sindaco che rimuove gli striscioni

Le polemiche per il mancato incontro però sono proseguite e il rinvio al consiglio di mercoledì per l’analisi di richieste e proposte, non ha per nulla convinto i manifestanti. Come se non bastasse nel pomeriggio il sindaco Diego Marchetti è sceso a rimuovere striscioni e cartelloni che erano stati lasciati nell’atrio del Comune da genitori e insegnanti. Un gesto che è stato immortalato da una foto scattata da qualcuno e poi finita sui social. E così dopo altre polemiche, gli striscioni sono poi ricomparsi, anche un po’ strappati alla finestra del Comune.

Infine la minoranza in Consiglio, in una mozione protocollata venerdì, ha chiesto di procedere con la massima urgenza agli interventi di consolidamento e messa in sicurezza della scuola. Un intervento che, secondo lo studio dell’ingegner Giancarlo Furno, avrebbe un costo di 177mila euro circa. Nella mozione i consiglieri Bruna Filippi, Livio Autino, Michele Campanella e Flavio Ranalli chiedono che si proceda con la massima urgenza a tutti gli atti e ai lavori necessari per la riapertura della scuola.

 

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