Per la prima volta, probabilmente, in Italia, persone che sono state colpite da problemi, anche gravi, causati dal vaccino contro il Covid e la classe medica – pressoché compatta nel sostenere l’indispensabilità dei vaccini – si confronteranno in un dibattito pubblico che vuol essere appunto un “confronto”, alla ricerca di soluzioni, non uno scontro. Artefice di tutto ciò il consigliere comunale del gruppo misto Michelangelo Catricalà, esponente vercellese del “Comitato ascoltami”.
L’appuntamento è per il 6 maggio, alle 16, alla Multisala Movie Planet,e vi prenderanno parte, oltre a Catricalà, il presidente provinciale dell’Ordine dei Medici Germano Giordano, l’endocrinologo dell’Università “Foro Italico” di Roma Giovanni Frajese, il presidente della Commissione Sanità della Regione Alessandro Stecco, il professore ordinario di Farmacologia Marco Cosentino, l’ex direttore del Dipartimento di prevenzione dell’Asl Gabriele Bagnasco e l’ex membro del Consiglio Superiore di Sanità Alberto Donzelli.
Sono pure previsti interventi dell’on. Emanuele Pozzolo, da sempre molto critico verso questo vaccino, nonché di due donne che si ritengono danneggiate dal vaccino, Emilia Padovano e Barbara D’Ambrosio.

Prima del dibattito sarà proiettato il docufilm Invisibili del regista Paolo Cassina, che raccoglie le testimonianze di chi si è sottoposto al vaccino e, avendo avuto serie conseguenze per la propria salute, si rivolge allo Stato chiedendo aiuti concreti per curarsi. Perché il problema è proprio questo: la stragrande maggioranza delle persone non ha avuto alcun problema, se non effetti collaterali del tutto inconsistenti (qualche linea di febbre, un po’ di mal di testa o di spossatezza), ma alcune vaccinati hanno accusato sintomi assai più seri (ad esempio acufeni che si sono protratti a lungo, ma anche conseguenze peggiori) e il Servizio sanitario nazionale non ha previsto per tempo “come” disciplinare questi casi. C’è gente che, non sapendo più che cosa fare, si è dovuta rivolgere anche all’estero per tentare cure efficaci.

In riferimento soprattutto al film di Cassina, il Comune ha concesso il patrocinio all’iniziativa ritenendola, come è scritto nella delibera del 5 aprile scorso, “evento divulgativo di carattere scientifico- sanitario e sociale, che in particolare intende fornire informazioni ai cittadini per potenziare la farmacovigilanza attiva”.
Dice Catricalà: “Inizialmente, l’appuntamento era previsto al cinema Italia di Vercelli, poi le prenotazioni sono state talmente tante che in un attimo, la sala di piazza Pajetta è andata esaurita. Ci trasferiamo dunque in una sede più grande, alle porte di Vercelli”.
Per prendere parte all’evento, che è ad ingresso libero, occorre prenotarsi scrivendo a [email protected].
Edm






Se il civile “dibattito” sarà esteso alla domanda: i vaccinati hanno, col passare dei mesi e degli anni, sempre più probabilità di crepare? E la risposta che sta emergendo da studi da ogni parte (v. in calce) con evidenza sarà:”SI!”
.. quali provvedimenti dovrebbe CIVILMENTE assumere la comunità? .. dovrà aspettarci il trionfo del vaccino contro i tumori ed ogni altro male (scadenzario al 2030)? .. io in tal senso trovo più prudente affidarmi con vera Fede a S.Biagio.
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