#ogniluogoèunteatro parte questa sera a StudioDieci con una rilettura di Dostoevskij

Foto Franco Rabino

Parte ufficialmente questa sera, venerdì 8, #ogniluogoèunteatro, il festival dove il teatro viene fatto in luoghi solitamente non deputati alla rappresentazione. Il primo spettacolo si terrà in uno spazio che mastica arte da decenni, dunque in qualche modo è legato a doppio filo alla rassegna in questione.

Stiamo parlando di StudioDieci City Gallery che solitamente ospita mostre. Questa volta invece in piazzetta Pugliese Levi niente quadri, niente sculture, niente installazioni. Alle 21 toccherà a Dal sottosuolo – Underground (A.M.A. Factory/Teatro Libero di Palermo con Asterlizze Teatro).

Nato dal progetto Fahrenheit 2020 #ArtNeedsTime, ideato da Il Mulino di Amleto (già presente lo scorso anno con Ruy Blas, vedrà in scena i due autori Barbara Mazzi e Francesco Gargiulo, affiancati da Christian Di Filippo.

Si tratta di una creazione artistica che Il Mulino di Amleto ha iniziato nel 2020, un esperimento di teatro espanso, che ben si inserisce nel percorso della compagnia, sempre curiosa e attenta alla sperimentazione di nuovi linguaggi, alla ricerca e alla creazione di progetti artistici originali.

Dal sottosuolo – Underground è composto da due performance, entrambe ispirate da Fëdor Dostoevskij (e il titolo Dal sottosuolo già rimanda alle celebri memorie dello scrittore russo): la prima da Delitto e Castigo, la seconda da Il grande inquisitore, contenuto ne I fratelli Karamazov. Entrambe se ne distaccano creando un mondo radicalmente autonomo composto da due atti unici che indagano grandi temi dell’umanità, quali solitudine, scelte etiche, dolore, rinascita, particolarmente significativi per la società in cui ci muoviamo, che produce spesso, sui nostri corpi e nelle nostre vite, una sensazione di forte malessere e frustrazione.

Oltre a Barnara Mazzi, Francesco Gargiulo e Christian Di Filippo, ricordiamo la supervisione a cura di Marco Lorenzi e Alba Maria Porto, la consulenza drammaturgica di Enrico Pastore, la consulenza tecnica di Adriano Antonucci, Giorgio Tedesco e Massimiliano Bressan, le musiche di Elio D’Alessandro.

Per info sui biglietti cliccare qui.

m.m.

Love
Haha
Wow
Sad
Angry

1 commento

  1. Oltre i paurosi cambiamenti d’umore
    di TV, case editrici(*), teatri
    sui grandi della letteratura russa
    .. e i recenti “aggiustamenti”
    di “Papa Francesco”
    arriva a Vercelli chi si limita
    a leggere, interpretare e riproporre
    dall’insospettabile 2020.
    Speriamo che dal sottosuolo ..
    hunderground .. non si dovrà passare,
    in futuro, alle cantine
    ..
    (*)
    https://www.minimaetmoralia.it/wp/letteratura/la-russia-non-esiste-sul-romanzo-di-igor-sibaldi/

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here