Maschere da trasformare in respiratori, Stecco: “Già 30 sono state donate al Sant’Andrea. Ne servono altrettante”

Il professor Alessandro Stecco

Abbiamo raccontato, nelle scorse ore, dello straordinario progetto realizzato anche grazie agli ex studenti di Informatica dello Scientifico e il loro insegnante, il professor Marco Crosa, per realizzare dei connettori, con stampanti 3D, che permettano di trasformare le maschere da snorkeling  (proprio quelle che vende Decathlon) in respiratori salvavita, pronti ad essere utilizzati dall’ospedale Sant’Andrea (leggi qui e qui). Idea geniale e messa in pratica in pochi giorni. Rimane però ora il problema, oltre alla produzione dei connettori, di reperire le maschere, quelle di Decathlon, necessarie all’ospedale di Vercelli. Il fabbisogno, per ora, per quanto è stato quantificato, sarebbe di almeno una sessantina di pezzi, tenendo anche conto che ci sono taglie diverse che si adattano a volti diversi.

 

Abbiamo domandato ad Alessandro Stecco, presidente della commissione sanità della Regione, e tra i primi a supportare il progetto, dove verranno trovate. “In verità già oggi, grazie alla grande generosità di alcuni privati vercellesi che le hanno messe a disposizione dell’ospedale, ne abbiamo già reperite una trentina. Le altre le stiamo cercando” ci ha detto Stecco.

Stecco poi aggiunge: “Gli assessori comunali Sabatino ed Evangelisti, inoltre, si sono presi l’incarico di contattare anche chi le vende per vedere se è possibile che ne vengano messe a disposizione un po’. Siamo fiduciosi che a breve anche il resto della necessità del Sant’Andrea venga coperta”.

“Piuttosto – conclude Stecco – mi preme lanciare anche un appello. Ciò che è successo con la realizzazione dei primi due pezzi di connettori per le maschere, che così si trasformano in respiratori, è emblematico di una capacità straordinaria delle persone e dei vercellesi di mettersi a disposizione. La necessità di dispositivi di tutti i tipi, da quelli di protezione a tutto il resto, come sappiamo, però sarà ancora alta per i prossimi giorni e settimane. Per cui chiunque abbia la possibilità di produrre manufatti che possano essere utili, si metta a farlo. Esiste una task force regionale – link qui -, che si appoggia anche a tecnici esperti dell’Università del Piemonte Orientale, per poterli certificare in modo veloce, in pochi giorni in modo che siano subito utilizzabili. Se qualcuno ha bisogno mi può anche conttattare – in questo articolo i riferiemnti, ndr. -. Credo sia importante che chi può dia una mano per uscire da questa crisi”.

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