Vercelli – I redattori e i collaboratori (in tutto 311 persone, tra letterati e giornalisti) dell’inserto “Cultura” del Corriere della Sera hanno indicato i libri di qualità usciti nel 2018: ne hanno scelti 475. Ebbene, tra questi libri figura (con sei voti) anche quello scritto su Mario Castelnuovo Tedesco dal compositore e chitarrista vercellese Angelo Gilardino – che non si considera né romanziere né scrittore – e che pure figura nella classifica accanto, pure con sei voti, ad autori che vendono centinaia di miglia di copie: ad esempio, il Maurizio de Giovanni di “Il purgatorio dell’Angelo” (ciclo del commissario Ricciardiello) e di “Vuoto per i Bastardi di Pizzofalcone”, oppure il Donato Carrisi di “Il gioco del suggeritore” o l’Andrea Camilleri di “Ora dimmi di te”. Hanno avuto meno preferenze di Gilardino vincitori del Premio Strega come Tiziano Scarpa, oppure critici musicali di immenso valore, anche come letterati, quali Paolo Isotta.
Ricordiamo che il libro di Gilardino, “Mario Castelnuovo-Tedesco. Un fiorentino a Beverly Hills” edito dalla “Curci” e così ben considerato a livello nazionale dagli autorevoli giurati del “Corriere”, era stato presentato in anteprima alla Camera dei Deputati anche alla presenza del compianto assessore Andrea Raineri (a Roma con la collega Daniela Mortara, in rappresentanza di VercellI) e successivamente alla sala dei Marmi della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli, inaugurata proprio per l’occasione, pure con un concerto di musiche di Mario Castelnuovo-Tedesco eseguite da Alberto Mesirca e dal tenore Leonardo De Lisi e con letture di Roberto Sbaratto.
Così, con estrema semplicità, Gilardino stesso ha commentato ieri sulla sua pagina Facebook la notizia:
“Un compositore che ha scritto una biografia di un altro compositore non si aspetta che il suo libro venga incluso dalla giuria di letterati e giornalisti (qual è quella formata dai redattori e collaboratori dell’inserto culturale de “Il Corriere della Sera”) tra i libri che, nel 2018, sono stati ritenuti meritevoli di segnalazione. Apprendo da Google che, invece, il mio libro “Mario Castelnuovo-Tedesco, un fiorentino a Beverly Hills” fa parte della lista compilata dai giudici del quotidiano milanese, e vedo il mio nome tra quelli di scrittori notissimi. Spero che questa notizia faccia piacere ai molti musicisti che amano l’opera di Castelnuovo-Tedesco e che apprezzano il mio sforzo per assecondarne il pieno recupero e farle attribuire la giusta considerazione: è per loro che ho lavorato”.
Per la cronaca la giuria di qualità del “Corriere” ha stabilito a larga maggioranza che il libro più bello uscito in Italia nel 2018 sia stato “Berta Isla” dello scrittore spagnolo Javier Marìas, edito da Einaudi.
