La Camera di Commercio segnala altri tentativi di truffe alle aziende

La Camera di Commercio di Biella e Vercelli ha segnalato all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato nuovi tentativi di truffa, in seguito alla comunicazione da parte di alcune aziende della ricezione di comunicazioni con richieste di pagamento.

Le segnalazioni effettuate riguardano:
la richiesta di pagamento di euro 949 pervenuta da parte di Wipot, con sede a Belgrado (Serbia), per il servizio di protezione del marchio; il relativo pagamento deve essere effettuato tramite bonifico bancario o assegno;

la richiesta di pagamento di euro 305 pervenuta da parte di M.B. srl, con sede a Marigliano (NA), per la concessione d’uso di un programma di gestione del magazzino (in versione beta – non ancora definitiva) denominato “Betamag”; il relativo pagamento deve essere effettuato tramite bollettino postale precompilato;

la richiesta di pagamento di euro 262,30, che in caso di pagamento tardivo aumenta a euro 289,29, pervenuta da parte di Casellario Imprese, con sede a Milano, per l’inserimento nella sezione mediatica del Casellario e comparire sul relativo sito web; il relativo pagamento deve essere effettuato tramite bollettino postale precompilato;

la richiesta di pagamento di euro 308,67 pervenuta da parte di R.A.C. (Registro Aziende Commerciali) Italia srls, con sede a Marano di Napoli (NA), per una proposta commerciale; il relativo pagamento deve essere effettuato tramite bollettino postale precompilato o a mezzo bonifico bancario.

La Camera di Commercio ha, inoltre, segnalato nuovamente all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato tentativi di truffa già emersi negli anni scorsi e relativi alla richiesta di pagamento di euro 292,80 pervenuta da parte di Reteimpresa Srl (con sede a Acerra – NA) per l’iscrizione per 12 mesi al portale web www.vetrinaimpresa.it e alla richiesta di pagamento di euro 309,78 pervenuta da Sviluppo Commerciale – Imprendo Ltd (con sede a Malta) per l’adesione annuale al portale web www.elencoimpreseitaliane.it.

In ognuno dei casi segnalati l’impostazione grafica della comunicazione, il richiamo alla Camera di commercio (indicata per esteso o con la forma abbreviata CCIAA), l’utilizzo di una denominazione molto simile a quella di organismi/enti deputati alla registrazione dei marchi, l’indicazione dei dati aziendali desunti da archivi ufficiali e l’invio di tali lettere a imprese che da poco si sono iscritte al Registro Imprese camerale o hanno registrato un marchio, possono fuorviare i destinatari, inducendoli a credere di trovarsi davanti a una comunicazione camerale ufficiale e di dover procedere al pagamento della somma richiesta.
Vengono richiesti pagamenti per servizi spacciati come procedure obbligatorie, ma il versamento delle somme non è collegato alla corresponsione del diritto annuale camerale o a altro importo preteso da una Pubblica Amministrazione, si tratta, invece, di attività commerciali a fini pubblicitari che prevedono l’inserimento in elenchi e portali web o l’utilizzo di software.
La Camera di Commercio di Biella e Vercelli prosegue nell’attività di controllo e vigilanza al fine di evitare raggiri che possono avere conseguenze spiacevoli e costose e invita le imprese che dovessero ricevere tali comunicazioni a fare molta attenzione e a rivolgersi sempre all’ente camerale di riferimento, alla propria associazione di categoria o al proprio professionista di fiducia, per verificare se si tratta di un vero adempimento obbligatorio o di un’offerta commerciale mascherata come tale.
Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito web camerale www.bv.camcom.gov.it e accedere, direttamente dalla home page, alla pagina dedicata “Attenzione alle truffe”.

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