Biella ha ricordato oggi l’eccidio nazista in cui si salvò miracolosamente il vercellese Baraldo

A pochi giorni di distanza dall’esatta ricorrenza (8 dicembre del 1943), Biella ha ricordato oggi le vittime dell’eccidio compiuto dai nazisti appunto quel giorno, in cui si salvò miracolosamente il giovanissimo partigiano vercellese Alfredo Baraldo, detto, prima” Ciccio”, e poi “Evaso”, perché era sfuggito alla morte.

Il plotone d’esecuzione delle SS falciò sei innocenti, ma Baraldo, solo ferito, finse di essere morto e quindi riuscì a salvarsi. Alfredo Baraldo sarebbe poi morto di malattia nel marzo del 1995.

Il ricordo di quella strage ha radunato oggi in piazza San Giovanni Bosco, allora piazza San Cassiano, un gruppo ristretto – viste le norme anti Covid – di autorità e di esponenti dell’Anpi: c’erano il sindaco Claudio Corradino, il prefetto Frannca Tancredi e il presidente dell’Anpi biellese Gianni Corino. C’era pure il giornalista vercellese Marco Barberis autore della pièce “Evaso, il partigiano che beffò la morte”.

Per inciso, Vercelli non ha mai ricordato istituzionalmente quel fatto.

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1 commento

  1. Perche’ Vercelli non ha mai ricordato istituzionalmente il fattol? Dato che il PD (e il PCI) hanno governato a lungo la nostra citta’, non puo’ essere tutta colpa di Corsaro. Ci dev’essere una buona ragione. Quindi direi, per ora, di non raccogliere firme. Forse l’episodio e’ difficile da inquadrare?

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