Pullman del Lupo Bianco 2 – Distribuiti oggi ben 450 pacchi alimentari

I “lupi bianchi” di Olmo davanti alla sede delle Piccole serve in via Duomo

 

Oggi, consegnando ben 450 sacchi di prodotti alimentari (contro i 313 del giovedì precedente), il Lupo Bianco ha donato alla città di Vercelli un’altra giornata di altruismo e passione. Merito di Carlo Olmo, della sua trentina di “lupi bianchi” volontari e della Nuova Viviani Trasporti di Santhià che ha messo a disposizione non uno, ma ben due pullman.

 

Seguendo il secondo tour del Lupo, abbiamo visto la gioia, la commozione, l’affetto coi cui questo piccolo-grande esercito della solidarietà viene accolto ovunque. L’abbiamo letta negli occhi della Piccole Serve di via Duomo, in quelli di don Augusto Scavarda, il parroco dell’Isola, in quelli di Giuseppe Barale, il presidente del Banco alimentare delle Opere di Carità di via Birago.

Olmo con la Piccole Serve, le “suore delle punture”

L’abbiamo colta negli sguardi di molti abitanti del Villaggio Concordia: i due pullman della Viviani non avevano ancora finito il giro, dopo essere passati dalla macelleria del rione che ha aderito alla Tavola del Lupo Bianco, che già dal Concordia chiamavano per avere altre scorte, perché le avevano esaurite in un battibaleno: un pullman è tornato, con i rifornimenti.

Il meccanismo messo a punto dall’uomo di cui oggi si fida un’intera città funziona come un orologio perfetto: i pullman hanno toccato diversi punti della città: e consegnato riso, pasta, alimenti in scatola, olio, latte, biscotti, tonno e prodotti dell’igiene per la casa, anche giocattoli ad associazioni, parrocchie, rappresentanti di quartiere, singole famiglie, e ovviamente ai negozi che hanno aderito alla Tavola del Lupo Bianco, scontando il prezzo della spesa, grazie alla Tavola Card, alle famiglie bisognose.

L’esercito del cuore al Concordia

A dare una mano ad Olmo in quest’opera faticosa, ma entusiasmante di carico dei pullman e di consegna dei pacchi – opera che si è protratta per cinque ore e mezza – i suoi fedelissimi dell’Accademia Shen Qi Kwoon Tai, e volontari assortiti (anche per l’età) esponenti della Curva Ovest della Pro, dell’Engas Hockey, di Maschere per Sempre. Tutti felici di aver potuto contribuire per la seconda settimana consecutiva ad una cosa che Vercelli non aveva mai visto né poteva immaginarsi. 

Un dono ai lupi bianchi da parte dell’ortofrutta Botta

Di casa in casa, di ente in ente, di negozio in negozio, cori e applausi per Olmo ed i suoi “lupi bianchi” e anche omaggi di alcuni negozi ai volontari: cesti di frutta, pizzette.

Ma il “grazie” più grande è quello che ciascuno dei componenti l’esercito del bene si trova stampato nel proprio cuore.

Olmo ringrazia i suoi lupi bianchi

Concludiamo con una nota “frivola”, ma piacevole e interessante. Gran parte dei “lupi bianchi” oggi aveva chi la maglietta chi il cappellino, chi la mascherina con l’emblema della lotta al Covid targata Carlo Olmo. Ma adesso c’è anche  un foulard disegnato dalla bravissima Giada Paione.

Ecco il foulard del Lupo Bianco

Anche dal punto di vista dell’immagine, questa missione di solidarietà, che sta coinvolgendo centinaia di famiglie vercellesi che aiutano i loro concittadini, ha ormai un “brand” ben definito: il Lupo Bianco che azzanna il Covid.

 

Edm

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