Endometriosi: l’Asl di Vercelli ha inaugurato la panchina gialla, simbolo della lotta a questa sconvolgente malattia

I relatori dell’incontro di ieri al Sant’Andrea, in primo piano la panchina gialla (foto Renato Greppi)

Ieri pomeriggio, nell’aula magna dell’ospedale “Sant’Andrea”, alla presenza del vice ministro dello Sviliuppo Economico Gilberto Pichetto Fratin, del presidente della Commissione Sanità della Regione Alessandro Stecco e del direttore generale dell’Asl Eva Colombo, è stata inaugurata la prima panchina gialla (simbolo della lotta contro l’endometriosi) collocata all’interno di una struttura ospedaliera.

Foto di gruppo prima dell’incontro con autorità e stampa (foto Greppi)

PRESTO GLI AMBULATORI PER IL DOLORE PELVICO

A fare gli onori di casa Lella Bassignana, referente del Nodo provinciale della Rete rete regionale contro le discriminazioni. Tra il pubblico, esponenti delle associazioni di categoria e delle forze dell’ordine, il consigliere regionale Carlo Riva Vercellotti e, soprattutto i primari di Ostetricia e Ginecologia degli ospedale di Vercelli, Nicoletta Vendola, e di Borgosesia, Enrico Negrone, che, come annunciato dalla dottoressa Colombo avranno presto in dotazione l’ambulatorio per il dolore pelvico, dove saranno trattate tutte le patologie dolorose che interessano appunto la zona pelvica e ovviamente anche l’endometriosi.

IN PIEMONTE NE SOFFRONO CICA 300 MILA DONNE

Collegata in videochiamata via smartphone, da Roma, Vania Mento, presidente dell’Associazione La vice di una è la voce di tutte, la donna-simbolo della lotta all’endometriosi nella provincia, malata da molti anni e capace di sensibilizzare al problema ormai mezzo mondo: non era presente nell’aula Magna del “Sant’Andrea” solo perché si trovava a Roma dove, il giorno dopo, avrebbe partecipato – anche come organizzatrice dell’evento – ad un flash mob davanti al ministero della Salute proprio per ricordare al governo che questa malattia, spesso sottovalutata (gli ignoranti, che puntualmente Vania Mento castiga con la forza della convinzione e della scienza sostengono addirittura che non esista), ma feroce e molto spesso invalidante, riguarda 3 milioni di persone nel Paese e ben 300 mila donne nel nostro Piemonte.

Tra gli altri presenti in sala, il presidente dell’Ordine dei medici e responsabile del Distretto dell’Asl Germano Giordano; i vertici aziendali, e i medici e i farmacisti che stanno lottando da tempo con Lella Bassignana e Nicoletta Vendola per far capire a tutti che questa malattia ha conseguenze e riflessi anche sconvolgenti sulle donne e che quindi va innanzitutto scoperta (di qui  i tour promossi da Lella Bassignana nelle scuole, nelle carceri, nelle caserme della città) e poi affrontata con tutti gli strumenti possibili, medici ed economici.

L’INTERVENTO DELLA DOTTORESSA VENDOLA

E’ stata la dottoressa Vendola a parlare di questa malattia, che colpisce soprattutto giovani donne tra i 25 e il 30 anni e di cui si sa ancora troppo poco, nonostante medici coscienziosi, come la stessa Vendola, la stiano trattando da anni, con tenacia, scrupolo e soprattutto condivisione empatica con le persone malate.

Il primario Nicoletta Vendola

Sull’endometriosi, come hanno ricordato sia Pichetto, che all’epoca era consigliere regionale, sia Stecco sia Riva Vercellotti, nel 2017 la Regione varò a larghissima maggioranza una legge di cui Pichetto fu tra i principali fautori: proprio in base a quella legge, e per merito di Lella Bassignana, in provincia di Vercelli si costituì il Team per l’informazione e la prevenzio dell’endometriosi. 

LA NUOVA LEGGE E LA GIORNATA REGIONALE ENDOMETRIOSI

Adesso quella legge ha subito alcuni ritocchi indispensabili, approvati dal Consiglio regionale e la nuova norma, che ha proprio per primo firmatario Alessandro Stecco, prevede l’istituzione di un Registro elettronico sull’endometriosi, un centro di coordinamento sulla malattia, l’ottimizzazione dell’Osservatorio regionale (una delle carenze maggiori della legge del 2017) e la celebrazione in Piemonte, ogni 28 marzo della Giornata regionale per la lotta all’endometriosi. “Lunedì – ha detto Lella Bassignana – distribuiremo nelle scuole superiori i nostri depliant speciali che hanno un QR CODE con il quale, grazie allo smartphone, gli studenti e soprattutto le studentesse potranno visionare tutte le informazioni indispensabili su questa malattia”

Nicoletta Vendola, Eva Colombo e Lella Bassignana sulla panchina gialla

ASSEMBLEA PUBBLICA LUNEDI’ PROMOSSA DALLA LEGA

E lunedì, appunto, a Torino cio sarà la cerimonia di presentazione di questa Giornata, con un’appendice vercellese organizzata dalla Lega, ed in particolar modo dal segretario cittadino Gian Carlo Locarni (che è anche assessore) e dall’assessore Ombretta Olivetti, che è anche operatrice sanitaria. Alle 18, al Piccolo Studio le novità, legislative e terapeutiche sull’endometriosi saranno illustrare  alla cittadinanza (l’assemblea è aperta a tutti) da alcuni dei relatori di oggi e dalla dottoressa dell’Upo Daniela Surico, specializzata in Ostetricia e Ginecologia.

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3 Commenti

  1. Dopo le panchine rosse, arrivano le gialle! Abbiamo “sprecato” 2 dei tre colori primari (resta il blú).. sembriamo “sguarniti” nel viaggio verso l’immortalità! Ci siamo esercitati per 2 anni col covid19 e, grazie al governo e alla fantasia, abbiamo vinto ed ora mostriamo verso il cielo la spada d’oro della Scienza, scintillante (però, per via della Luce del sole). Siamo molto sensibili e intolleranti verso dolori e malattie che invece fanno arte della nostra misera sorte, della Provvidenza! Grazie Dio delle prove alle quali mi sottoponi. Grazie dell’Ulcera che mi hai dato! Poi, se qualche struttura sanitaria fortunata me l’allevia, vuol dire che l’hai permesso, che non ero pronto per l’altro grande dono, la Morte, e mi confermi quello della Vita. Spero di farmi onore in tale condizione. E Amen.
    Vorrei mandare un messaggio di servizio, del tutto egoistico e personale ai dentisti (ho anch’io… un dente da otturare).. occupiamo subito la panchina blú prima che ce la soffino… e tutti gli altri, sofferenti di qualcosa, vadano a… (a partire dai ripetutamente soggetti al travaso di bile).

  2. Ripensando alla graduatoria di cui sopra, credo proprio che sia stata stilata andando a memoria. C’è qualche incomprensibile e incongruente agglomerazione. Che c’entra il pancreas con lo stomaco? (punto 4). Perché metterli insieme? E lo stesso vale proprio per l’endometriosi, collegata un un po’ forzatamente al parto. Allora, insieme all’ultimo punto, quello della “frattura ossea”, mettiamo anche la propria naturale sottospecie, il calcioinculo!! ?

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