Il palazzo imperiale di Milano tra età tardo imperiale e alto medioevo (fine III-X secolo d. C.) è il titolo della conferenza che si terrà a MAC venerdì 22 alle 17.30. A parlarne Leonardo Vanna, archeologo da campo, operativo sia in cantieri urbani pluristratificati (Roma, Brescia, Vicenza, Padova, Milano) sia in operazioni di archeologia preventiva di carattere territoriale (realizzazione di opere infrastrutturali di ampia portata nei distretti di Brescia, Milano, Vercelli, Biella, Asti, Cuneo), nonché autore di numerose pubblicazioni.
Il palazzo imperiale di Milano connota lo skyline della città da quando, con le riforme dello stato volute da Diocleziano, essa diviene una delle capitali dell’impero romano d’Occidente. I dati di scavo indicano che il palatium fu costruito su impulso di Massimiano tra la fine del III secolo- inizi del IV secolo d. C. e conobbe una fase di ristrutturazione con Costanzo II, verso la metà del IV secolo.
Concepito come centro polifunzionale, con compiti di residenza e di rappresentanza ufficiale dell’imperatore e della sua corte, ospitò i vari distretti preposti all’amministrazione civile e militare dei territori dipendenti (diocesi d’Italia, Africa e Spagna).
Ricordato da fonti classiche di IV secolo, quali Ausonio, Ambrogio e Ammiano Marcellino, occupava un’area di circa 11 ettari dislocata nel comparto occidentale di Mediolanum, racchiuso tra le mura, il decumano maggiore e il cardo minore che dall’episcopio fuoriusciva verso Pavia da porta Ticinensis.
Dopo il trasferimento della capitale a Ravenna, voluto da Onorio nel 402, il centro di potere venne temporaneamente occupato da Attila con la presa della città nel 452. L’unitarietà urbanistica del vasto complesso palatino entrò in crisi con l’età barbarica, come indicato dai dati archeologici, integrati con quelli delle fonti scritte e della toponomastica, della topografia e dell’antiquaria.
Il fenomeno si consolidò con l’età longobarda, quando il comparto settentrionale fu abbattuto e ridotto a coltura e pascolo. I nuovi assetti perdureranno per tutta l’età carolingia, sino a giungere alla fine del X secolo.
L’ingresso alla conferenza è su prenotazione al 0161 649306 o a [email protected] Obbligo di Green Pass. Per chi non potrà partecipare di persona sarà fruibile anche attraverso la piattaforma GoToMeeting messa a disposizione dal Comune di Vercelli. Per partecipare sarà quindi sufficiente aver installato l’app sul proprio dispositivo e richiedere l’accesso scrivendo alla mail [email protected] dalla quale il giorno stesso della conferenza sarà inviato il link di collegamento.