Il libretto cremisi 2020 di Marcone parla del grande incendio della fabbrica di fiammiferi del 1874

Pino Marcone con la sua famiglia

Di solito lo presentava alla Sala Soms con i suoi attori dello Spazio Scenico, ma quest’anno purtroppo, causa Covid, non può farlo. Tuttavia l’ormai amatissimo e altrettanto richiesto “libretto cremisi” di Pino Marcone (il notissimo Barba Paulìn) verrà recuperato dai suoi tanti fans nei negozi dove, da sempre, viene distribuito gratuitamente, come una cara e preziosa strenna natalizia.

Marcone ha scritto il primo dei suoi libretti cremisi (che ogni tanto avevano la copertina verde) nel 1986, ma la collana, che si chiama “Vercelli Racconta” è in realtà alla 39a edizione perché, ogni tanto, Marcone ci infila anche strenne pasquali.

Il libretto cremisi si ispira sempre ad un antico fatto storico, sul quale Marcone costruisce un racconto di fantasia, ma pur sempre molto veritiero. Il volumetto di quest’anno si intitola “L’altra metà del fiammifero” e si ispira ad un fatto di cronaca avvenuto nel  1874 quando andò a fuoco la fabbrica di fiammiferi di Giuseppe Porro che si trovava in vi Bodo e che occupava ben 127 operai.

Come sempre un racconto aggraziato e coinvolgente a disposizione dei bicciolani che amano davvero la loro città. Lo potete trovare in una dozzina di negozi vercellesi.

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