Viotti&Stradivari: la perfezione di una mostra incantevole

Non lo scriviamo per snobismo e con sufficienza, ma con la gioia vera, incancellabile, che provavamo in quei momenti. Quando ieri siamo entrati nel buio dell’Arca, il pensiero è andato ai giorni in cui eravamo piccolini ed entravamo nei castelli incantati dei baracconi, alle patronali. Solo che ieri mattina, alla pre-inaugurazione in Arca riservata alla stampa della mostra “VIOTTI E STRADIVARI. La ricerca della perfezione”, ad accoglierci non c’erano mascheroni-horror e finte ragnatele, ma Giovan Battista Viotti, in persona (l’attore Giovanni Mongiano), e Antonio Stradivari in persona  (l’attore Antonio Soffiantini), impegnati in un dialogo immaginario, da un monitor all’altro. E poi, stanza dopo stanza, un Viotti più giovane (l’attore Andrea Carabelli) e l’attore Pierpaolo Spollon, a rappresentare una sorta di Alberto Angela, incaricato di raccontare la vicenda umana e artistica, condensata in modo perfetto, stupefacente, del violinista e compositore di Fontanetto Po. E quindi, in altre sale, gli archetti inventati da Viotti, i suoi documenti autografi (tra i quali la partitura della “Marsigliese”), e poi, miracolo nel miracolo, lo scrigno della Mostra: la sala con i quattro inestimabili violini, tre Stradivari e uno Chanot, suonati da Viotti.

Un percorso fantastico, inenarrabile a parole, quello che attende i visitatori della Mostra che da pochi minuti possono entrare in Arca a sperimentare le meraviglie  he vi abbiamo appena cercato di raccontare, e alle quali aggiungiamo solo il laboratorio di liuteria, sempre inserito nel percorso (al di fuori di Arca, ma sempre all’interno di San Marco, nella Cappella Pettenati) dove un giovanissimo liutaio di Groppello, Diego Carranza, al quale si affiancherà anche un archettista, costruirà violini sotto gli occhi del pubblico.

Parlando ieri pomeriggio all’inaugurazione ufficiale (taglio del nastro da parte del sindaco Corsaro, mentre Rimonda e gli archi della Ducale suonavano la Marsigliese), su richiesta del proprio presidente Aldo Casalini, Pier Giorgio Fossale, a nome della Fondazione Cassa di Risparmio, ha detto: “Ci vuole una straordinaria collaborazione per far crescere, con iniziative come questa, la nostra città, che non dev’essere subalterna ad altre realtà. Così si deve operare, con questo spirito, per garantire sempre buona vita alla nostra città”.

Buona vita che proseguirà questa sera al Civico, alle 21, con il concerto speciale del XXVI Viotti Festival dedicato all’apertura della Mostra: Guido Rimonda (che nella mostra compare pure in monitor per illustrare ed eseguire la musica di Viotti, spiegando le innovazioni apportate dal violinista fontanettese) proporrà con la sua Ducale il Concerto per violino e orchestra n. 3 di Mozart, il Concerto n. 28 di Viotti, e la Sinfonia “Londra” di Haydn.

Edm

Altre immagini della mostra foto Renato Greppi

 

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1 commento

  1. Dopo questo evento
    e ripercorrendo gli ultimi 5 anni
    è impossibile non accorgersi
    che il settore Cultura del Comune
    ha raggiunto traguardi inusitati
    che pongono solide basi
    per una Vercelli sempre più conosciuta
    ed apprezzata.

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