Bagno di folla per Boschi. Applausi per il candidato sindaco Finocchi (Terzo Polo e + Europa)

Era affollatissima la Sala Biginelli dell’Ascom per l’incontro politico di venerdì che ha avuto un doppio significato: aprire anche nella nostra città la campagna elettorale di Italia Viva e, di fatto, annunciare ufficialmente la candidatura a sindaco, per il ritrovato, almeno a Vercelli, Terzo Polo (a cui si aggiunge + Europa) del funzionario regionale e acuto notista politico Fabrizio Finocchi.

Per l’occasione, si è mobilitato (Renzi a parte) il quartier generale di Italia Viva: c’erano infatti Maria Elena Boschi, parlamentare, già ministro e attualmente vice presidente della Commissione di vigilanza della Rai; quindi la presidente di Italia Viva Piemonte e senatrice Silvia Fregolent; il  senatore Enrico Borghi, la segretaria provinciale Francesca Tini Brunozzi e il presidente di  Italia Viva Basso Vercellese Mario Cometti. In sala, numerosi esponenti e candidati di Azione, il partito di Fabrizio Finocchi. Tra il pubblico, applauditissima, l’astrofisica vercellese di fama mondiale Elena D’Onghia. Moderatrice la giornalista Michela Trada.

Il tema dell’incontro era vasto “Vercelli, Piemonte, Europa”. I relatori, ben introdotti da Michela Trada, l’hanno sviluppato in vari modi toccando i temi più disparati, ma tutti di strettissima attualità dalla guerra in Ucraina alla vicenda Stellantis. Chiamato in causa da Trada sulle vicende vercellesi, Finocchi è stato come sempre efficace e anche caustico. Ad esempio, riferendosi alla candidatura a sindaco del centrodestra ha parlato di “nomi decisi a Roma in conclavi ristretti”, ma ha pure toccato di fioretto l’amministrazione Corsaro, dicendo, a proposito della sanità, che sono quindici anni che Vercelli aspetta il famoso “cubo” ospedaliero e che probabilmente occorreva fare sentire di più la propria voce senza aver paura di “disturbare il manovratore”.
Sul tema della sicurezza in città, ha quindi osservato che sarebbe quanto meno urgente fare una verifica, in corso Prestinari e dintorni, sulle regolarità degli affitti in tutte le case super affollate di persone extracomunitarie, anche a tutela degli extracomunitari stessi che intraprendono o vogliono avviare attività commerciali del tutto legali e normali.

Non poteva mancare, in casa Italia Viva, l’accenno alla famosa notte di Capodanno a Rosazza. Ne ha parlato la senatrice Fregolent, e senza mezzi termini: “Dopo quasi quattro mesi non si dice ancora chi ha sparato per non mettere in imbarazzo chi c’era in quella casa”. Ogni riferimento non è puramente casuale.