Venerdì a Villata nuova lettura di “Evaso, il partigiano che beffò la morte”

Vercelli – Dopo il successo della serata del 1° giugno nella Sala dei Marmi della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli, dove era stata presentata in anteprima, la pièce drammatica “Evaso, il partigiano che beffò la morte”, verrà rappresentata venerdì 29 giugno nella sala Rosetta del municipio di Villata, su iniziativa del Comune.

Scritta dal giornalista Marco Barberis, e realizzata con i contributi di due giovani esperti in informatica (Alessandro Ugliotti e Matteo Rastelli) la pièce è letta a due voci dallo storico Alessandro Orsi e dal giornalista Enrico De Maria. Integrano il testo immagini d’epoca e canzoni (come quella scritta da Italo Calvino “Oltre il ponte”). Ma soprattutto la registrazione di una drammaticità unica dell’intervista che il vercellese Alfredo Baraldo (il partigiano che beffò la morte) rilasciò a Marco Barberis – pochi giorni prima della sua scomparsa, nel 1997 – all’ospedale di Vercelli.
Nell’intervista, Baraldo spiega come riuscì miracolosamente a sopravvivere, diciottenne, alla fucilazione avvenuta il 22 dicembre del ‘43 a Biella, in cui persero invece la vita gli altri sei condannati. Il nome di battaglia partigiano di Baraldo, che era inizialmente “Ciccio” divenne dopo l’episodio “Evaso” (nel senso che egli era evaso dalla morte) e con questo soprannome, Alfredo Baraldo proseguì la lotta partigiana, fino alla Liberazione.

Un documento sconvolgente che Barberis, Orsi e De Maria contano di portare in ogni dove e di far ascoltare soprattutto alle scolaresche. Adesso è la volta di Villata, ma ci sono già prenotazioni in Valsesia. Inizio alle 21, ingresso libero.

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