Weekend dal sapore amaro quello appena trascorso per Luca Demarchi, impegnato sul circuito di Vallelunga (Roma) nella penultima prova del Campionato Italiano GT Endurance.
La Lamborghini Huracan Super Trofeo GT Light, utilizzata dal team Iron Lynx, composto oltre che da Demarchi anche dal connazionale Paolino e dall’inglese Littman, ha avuto dei problemi al motore proprio mentre stava andando a riprendere l’avversario che lo precedeva. Demarchi ha comunque chiuso al terzo posto.
«Purtroppo non è andata come speravo – ha spiegato a freddo il pilota vercellese dopo aver parzialmente smaltito la delusione – Ero molto motivato e come me i miei compagni di squadra. Quando ho preso la macchina nel terzo stint di gara andavo davvero forte, su tempi molto vicini al GT3. Ero contento, ma sul più bello il motore mi ha abbandonato e sono dovuto tornare ai box».
Un vero peccato perché Demarchi ambiva al primo posto in classifica di classe GT Light, tuttavia il secondo posto, che comunque occupava già prima, dovrebbe essere blindato.
Il weekend per Luca Demarchi e il team Iron Lynx si era aperto sotto i migliori auspici. Infatti la scuderia era partita bene e, con la vettura già a posto, aveva fatto registrare il miglior tempo sia nelle Libere1 che nelle Libere2. In seguito, nelle Libere3 Demarchi faceva nuovamente segnare il tempo più veloce, sebbene con gomma usata.
Nelle qualifiche la pole è sfuggita per due soli decimi. «Paolino è stato toccato da un’altra vettura – racconta Demarchi – che ha influito sulla convergenza della nostra Lamborghini. Da lì non è più riuscito a migliorare come stava facendo ed è stato costretto a fermarsi. Senza quell’intoppo la pole sarebbe stata nostra».
«Quando sono uscito per il mio stint – conclude il pilota – giravo veloce da riuscire a dare dai 3 ai 7 secondi a giro alla vettura del team Antonelli che stavo inseguendo e che era prima in classe GT Light. Poi, quando ero a 30 secondi, è successo il patatrac, così sono dovuto ritornare ai box, ma in virtù dei giri effettuati mi sono classificato terzo».
