Nasce a Vercelli una scuola per croupier professionisti

 

Nasce a Vercelli, in corso Gastaldi 65 (la parte di corso Gastaldi che sbocca in via Failla, dietro alla Guardia di Finanza) una scuola per croupier aperta ai giovani tra i 18 e i 35 anni: si chiama “BeCroupier” e la apre un vercellese di 36 anni, Manuele Libra, che fa questa professione dal settembre del 2006 e che negli ultimi cinque anni ha insegnato il mestiere a giovani aspiranti croupier da tutto il mondo nel casinò dove lavorava, a Brighton, in Inghilterra. Per essere ammessi al numero chiuso di iscritti (dieci), gli aspiranti croupier dovranno superare un test attitudinale che si basa sull’attitudine a fare conti matematici in fretta e senza tentennamenti e sulla buona conoscenza della lingua inglese: perché il primo impiego – dopo il superamento di una prova fondamentale qual è il “table test”, prova che la scuola ti garantisce – sarà appunto in uno dei 55 casinò inglesi con i quali Libra è in contatto. Dopodiché, dopo un paio d’anni, il giovane croupier potrà ,forte delle referenze acquisite sul campo,decidere se andare in qualsiasi altro Paese a lavorare, oppure svolgere la sua professione sulle navi da crociera. Il corso di formazione, della durata di tre mesi, prevede otto ore giornaliere di lezione nella sede di corso Gastaldi, dalle 10 alle 18, tutte le settimane dal lunedì al venerdì: in particolar modo, si lavorerà su due tipi di gioco, i più diffusi sia nei casinò, sia sulle navi: la roulette e il black jack.

Ma chi è questo vercellese che in dodici anni è riuscito ad acquisire competenze, professionalità ed entrature importanti nel mondo della case da gioco? E che cosa l’ha condotto a questa originale e inusuale scelta di vita?

“Non c’è una spiegazione razionale, tantomeno una predestinazione – spiega Manuele Libra -. Da ragazzino ero appassionato di carte grazie ai nonni paterni Olimpio (indimenticabile capo coro del Lirico “Viotti” – ndr) e Norma, con cui giocavo a scala quaranta e a pinnacola, ma non mi sarei mai sognato di dire: ‘Da grande farò il croupier’. Poi dopo la maturità allo Scientifico e un anno di Giurisprudenza, un amico mi segnala che a Palermo c’è una scuola che forma i croupier. Mi incuriosisco, perché di tanto in tanto,  con la compagnia di amici, andavo al casinò, ma la scuola è pur sempre a Palermo e ci sono problemi logistici non indifferenti per frequentarla. Nel 2006, però, quella scuola apre a Milano, e allora decido di buttarmi in questa nuova esperienza. Il corso di tre mesi è impegnativo, ma è affascinante e alla fine riesco ad approdare al cosiddetto ‘table test’. Una prova pratica che svolgo su una nave da crociera al porto di Savona, e in cui vengo giudicato da croupier di grande esperienza. La supero, ed eccomi inserito in un mondo per me tutto nuovo ma stimolante”.

Continua Libra: “Potendo scegliere il primissimo posto di lavoro, opto per le navi da crociera e incomincio lì l’attività, sulla Costa. Oggi, suggerisco a tutti di fare diversamente: difatti, la mia Academy, alla fine del corso trimestrale, garantisce il “table test” che io farà svolgere in Inghilterra. Il primo stipendio è interessante per un giovane: si aggira, a Londra, sulle 2500 sterline, e se studi ancora i casinò inglesi fanno di tutto per garantirti di poter frequentare la scuola che desideri pur lavorando. Certo occorre spirito di sacrificio, essere disposti a trasferirsi all’estero, nonché una buona predisposizione al calcolo aritmetico ed una buona conoscenza della lingua inglese, perché ormai in gran parte dei tavoli da gioco del mondo si parla in inglese. La classica formula francese ‘Les jeux son fait, rien ne va plus” si pronuncia sono in Italia e ovviamente in Francia. L’inglese va conosciuto bene, anche se poi avrai la possibilità di perfezionarlo in Gran Bretagna. Oggi chi vuole intraprendere questa professione deve assolutamente fare un primo e basilare tirocinio di almeno due anni in Inghilterra dove i casinò sono molto sviluppati,il gioco è di alto livello e quindi fondamentale per una rapida crescita professionale e personale, dopodiché puoi andare dove vuoi, in altri Paesi o sulle navi da crociera. Io ho fatto il percorso inverso: dopo le navi da crociera ho fatto un anno non particolarmente fortunato in Spagna, ma poi ho avuto la fortuna di approdare a Brighton dove sono stato fino all’anno scorso e questo procedimento inverso mi ha fatto capire che l’esperienza sulla nave mi aveva portato solo a metà dell’opera della mia formazione professionale. Ovviamente, qualora, dopo l’esperienza in Inghilterra, qualcuno dei croupier usciti dal mio corso decidesse di andare altrove, io sarò totalmente a sua disposizione per indirizzarlo verso nuove sedi”.

Chiediamo a Libra se, stante la crisi che sembra attraversare gran parte del globo, le sale da gioco siano ancora una chance importante per i giovani. “Assolutamente sì – è la risposta -. I casinò sono in continua espansione: in Inghilterra ce ne sono circa 200, in Spagna quaranta. Quasi tutti hanno mediamente una cinquantina di croupier, ma a Londra ci sono casinò con 150/200 croupier. Insomma, l’offerta è notevole e, se sei bravo, hai tante porte aperte”.

Nella sede di corso Gastaldi, Libra ha installato tavoli di roulette e tavoli di black jack. “Sono i due giochi – spiega – sui quali vengono formati tutti i croupier, poi ovviamente nelle varie sale da gioco nei casinò o sulle navi, ne imbastisci altri, e ti perfezioni. Ma la base sono questi due: i ‘table test’ cui ti conducono scuole come la mia sono regolati su di essi”.

Per informazioni sulla “BeCroupier”, contattare il sito www.becroupier.com oppure scrivere a [email protected]. Ma è anche possibile andare di persona a vedere la sede e a parlare con Libra il giovedì, il venerdì e il sabato, alle 12 e alle 15.

 

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