Pro, non è retrocessione matematica ma poco ci manca

Niente da fare. La Pro non riesce a ripetere la bella prestazione contro il Parma e perde malamente in casa 2-0 col Venezia di Pippo Inzaghi. Una sconfitta che se non sa di retrocessione matematica poco ci manca. A tre giornate dalla fine la zona playout dista quattro punti, la salvezza diretta cinque. Al di là dei numeri i bianchi ormai sembrano rassegnati al loro destino. Annata nata male e finita peggio.

Grassadonia mescola le carte e propone un inedito 3-4-3: Pigliacelli in porta; in difesa Gozzi, Jiadyi e Bergamelli; a centrocampo Ghiglione, Vives, Germano e Mammarella; in avanti Rovini, Reginaldo e Bifulco. Pippo Inzaghi si affida a Marsura e Zigoni, uno dei tanti ex insieme a Modolo, Russo, Firenze e Fabiano.

La prima occasione capita al Venezia con Suciu da fuori area, ma il suo tiro è alto. La Pro risponde al 12′ con un bel colpo di testa di Germano sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Al 18′ Rovini si accentra e lascia partire il sinistro, deviazione della difesa, prova ad avventarsi sulla palla Ghiglione, ma Domizzi lo anticipa e salva un gol fatto. La Pro ci prova con gli schemi da corner, però senza fortuna. Al 32′ Venezia in vantaggio, Marsura entra dalla sinistra, dialoga con Falzerano e con un tocco di fino lascia di stucco Pigliacelli. Al 42′ gol annullato a Zigoni per fuorigioco. Sull’azione successiva stessa sorte per Bifulco che scarica in rete ma a bandierina alzata. Il primo tempo si chiude col risultato di 1-0 per gli arancioneroverdi.

In avvio di ripresa il Venezia sostituisce Cernuto con Andelkovic. I veneti sono messi veramente bene in campo e la Pro fatica a costruire. Al 58′ fuori Rovini e dentro Morra. Poi Inzaghi toglie Marsura e inserisce Litteri. Al 67′ Grassadonia gioca la carta Alex e sacrifica Bifulco. Al 77′ il Venezia mette in cassaforte il risultato. Mammarella e Bergamelli non si intendono, Stulac lo capisce, prende palla e batte di destro Pigliacelli. Nel frattempo ultimo cambio per la Pro: Castiglia per Jidayi. All’88 passerella per Fabiano, mai dimenticato ex. Infatti tutto lo stadio lo applaude.

L’arbitro concede quattro minuti di recupero, ma non succede nulla. Finisce 2-0 tra i fischi sonori dei tifosi che dicono praticamente addio alla B. La Pro contro il Venezia non ha mai tirato in porta, fino al vantaggio veneto ha tenuto molto la palla senza mai rendersi pericolosa. Gli ospiti al primo affondo l’hanno punita. Le ultime tre partite si giocheranno solo per i numeri. Prossimo impegno sabato al “Picco” di La Spezia.

Il top. Spiace dirlo, ma nessuno della Pro Vercelli. Non per l’impegno, ma per il modo con cui la squadra ha affrontato la partita. Troppo prevedibile e rinunciataria. Probabilmente è il segnale di resa definitivo.

Il flop. Tutta la Pro Vercelli. Era un match da vincere a tutti i costi, invece, complice anche e soprattutto il modo in cui Inzaghi ha messo in campo i suoi, i bianchi non hanno fatto nulla per portare a casa i tre punti.

Massimiliano Muraro

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