Nella tarda mattinata di sabato scorso, le Volanti della Questura hanno sorpreso due giovani nell’atto di compiere l’ormai celebre e famigeratav “truffa dello specchietto”, ai danni di un settantunenne residente a Vercelli.
Tale raggiro consiste nell’indurre in errore il malcapitato di turno, ingenerando nello stesso la convinzione di aver procurato un danno con il proprio veicolo a un motociclo o a un’autovettura condotta dai malfattori, cosicché gli stessi possano riscuotere nell’immediatezza una somma di denaro a titolo “forfetario”. Questa volta, tuttavia, grazie all’intuito degli agenti e alla fermezza della persona designata quale “obiettivo” della frode, l’intento criminoso è stato scoperto e sventato.
Gli agenti, insospettiti dal comportamento del conducente di un’autovettura, che alla loro vista, cercava di compiere una manovra evasiva per allontanarsi e sottrarsi al controllo, lo fermavano e identificavano. Insieme a lui, sul sedile del passeggero era presente il fratello, presunto suo complice dell’azione criminosa interrotta sul nascere dagli uomini della Squadra Volanti.
Durante le fasi del controllo, l’attenzione degli operatori veniva altresì richiamata da un uomo che riferiva di essere stato avvicinato in maniera sospetta dai due ragazzi, i quali lo accusavano di aver danneggiato loto autovettura. La mendacità delle accuse e il tentativo di raggiro venivano constatati dagli agenti, che procedevano a perquisizione personale e veicolare nei confronti dei due soggetti.
Gli accertamenti terminavano in Questura, dove, mentre la persona offesa sporgeva formale denuncia-querela, i due ragazzi di ventuno e ventidue anni, di origine siciliana, venivano denunciati in stato di libertà all’Autorità giudiziaria per il delitto di tentata truffa in concorso.






Ecco l’ennesima prova
lampante, se non lampeggiante
che quando vediamo
Polizia (o Carabinieri)
Intenti apparenti
all’ozio
nullafacenti,
magari persino al bar,
essi invece ..
son sempre attenti
pronti
ad entrare in azione
x proteggere i + deboli
dalla sopraffazione dei delinquenti
(anch’essi, sempre in agguato).
E pure stavolta
dobbiamo dir grazie
agli agenti
che sempre agiscono con probità
specchiata.