Viste le premesse, c’era da aspettarsi una splendida conferenza. E così è stato. Presentato dalla presidente della Cultura Classica Maria Pia Saviolo Magrassi, e introdotto dal presidente del Circolo Ricreativo (che ha accolto l’evento), Tino Candeli, il giovane ma già affermato pianista e studioso di musica Riccardo Mussato ha illustrato, lunedì, di fronte ad un pubblico folto e attento “Elementi di grecità nel melodramma dalle origini”.
E’ partito appunto dalle origini del melodramma (quattrocento anni fa, a Firenze) dove questa forma di spettacolo nacque in ristretti cenacoli aristocratici del Granducato di Toscana, che praticavano il “favellar cantando”, ispirandosi appunto all’antica Grecia e mantenendo in tal modo la musica ancella della parola. Lo ha assecondato alla perfezione, in questa stimolante ricostruzione, l’attore Roberto Sbaratto con esemplari letture da Euripide agli autori di testi del ‘600 che alimentavano “il gracile favellar ellenistico dei fiorentini”.
Riccardo Mussato ha poi offerto un’incantevole mezz’ora pianistica, suonando Mozart, Ravel e l’amato Debussy.
Evento rilevante, che sarà seguito, a distanza di pochi giorni da un’altra conferenza attesissima, stavolta organizzata dall’Associazione Culturale Musicale “Angelo Gilardino”. Venerdì alle 16,30, nella Sala Convegni della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli, in via Monte di Pietà, 22, l’illustre linguista di fama mondiale Sergio Maria Gilardino terrà una conferenza sul fratello, il grande compositore, chitarrista e didatta scomparso nel gennaio del 2022. Titolo della conferenza, molto semplicemente: “Mio Fratello Angelo”.
L’appuntamento è nel cartellone della rasegna “Il legno che canta”, organizzata dall’Associazione “Angelo Gilardino” con il Comune. La sera dopo, sabato 3 febbraio, alle 21, al Dugentesco, concerto del sensazionale chitarrista Bresciano Giulio Tampalini.
Immagini del pomeriggio di ieri al Ricreativo
