Sabato a domenica in mostra a Desana i Paesaggi ad acqua di Puccinelli

Fino a ieri la risaie erano “terre d’acqua”, secondo una felice e fortunata definizione del poeta Giorgio Sambonet. Ma domani sarò ancora così?

Il tema della siccità è drammaticamente all’ordine del giorno, e mentre il dibattito, anche politico, si fa incandescente tra i sostenitori della necessità di costruire sempre più invasi e coloro che pensano, al contrario, che le dighe siano inutili, ecco che un pittore scende in campo, impugnando la spada dell’arte, non per schierarsi, ma per documentare in modo esemplare quel mondo che ancora ci appartiene, ma che rischiamo di perdere: il mondo dell’acqua. 

L’artista si chiama Maurizio Puccinelli, è vercellese, e la mostra, che si svolgerà tra sabato e domenica alla libreria del Centro cultuale di Desana (via Casalone, 12, angolo di corso Marconi) si intitola appunto “Paesaggi ad acqua”. 

Una delle opere in mostra

Oltre trenta acquerelli in esposizione, a Desana grazie all’amicizia con Massimo Dalmasso, il padre di Alby, che l’ha fortemente voluta nel paese a una manciata chilometri dal capoluogo.

Maurizio Puccinelli, che di professione fa il disegnatore grafico, si dilettava a disegnare anche da giovane, finché un giorno un amico di suo padre si impossessò di alcuni di quei disegni. “Ma non interessano a nessuno”, obiettò il giovane Puccinelli. “So io – gli ribatté l’amico di famiglia – a chi possono interessare”. Quel qualcuno era l’architetto Carlo Malerba di Torino, uno dei veri grandi sognatori ed innovatori del design, presso il quale Maurizio Puccinelli andò a lavorare, diciannovenne, per ben nove anni nel suo studio di corso Francia Torino, proseguendo nel frattempo gli studi in Giurisprudenza e svolgendo il servizio militare nell’Arma.

Finita quell’esperienza, Maurizio Puccinelli aprì poi uno studio tutto suo a Vercelli e incominciò a collaborare con aziende importanti che operavano nel settore del design e dell’arte grafica. Ma, sotto sotto, covava il grande sogno di essere anche un pittore, e di quale livello.

Tra i primi ad accorgersi delle sue rilevanti qualità artistiche, Luisa Facelli, indimenticata, grande critica d’arte, scomparsa prematuramente. Recensendo una mostra di Puccinelli per la Famija Varsleisa, Luisa Facelli scrisse: “…Pur impegnando quotidianamente la  sua esperienza di graphic designer al servizio di lavori tecnologicamente sempre più sofisticati, nella sua recente produzione ad acquerello tira fuori una vena poetica contro tendenza, un linguaggio pittorico nitido e raffinato per paesaggi…dove il taglio fotografico si stempera in una visione solo formalmente naturalistica , interessata piuttosto alle suggestioni della macchia, della lumeggiatura, annidata tra le rughe della carta”.

Una recensione mirabile, che potrebbe attagliarsi alla mostra di Desana. I visitatori avranno modo di sincerarsene.  “Paesaggi ad acqua” si aprirà alle 17 di sabato e proseguirà poi per il resto della giornata e per tutta la domenica seguente.

Edm

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1 commento

  1. Andiamo ad ascoltare il poetico racconto e il rumore dell’acqua che ancora scorreva negli alvei scavati dall’,’uomo e dalla natura!

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