A luglio scorso un gruppo di cittadini della frazione di Ara a Grignasco si era mobilitato per via dell’installazione della cabina di alimentazione di un impianto di radiosegnale a ridosso del Faro della Libertà, il monumento ai partigiani caduti, inaugurato nel 1964.
Insieme ai cittadini, si è fatta sentire anche la protesta del Comune di Grignasco, oltre che dell’ANPI e del Parco del Fenera, all’interno del quale si è verificato il fatto. Tutti si sono rivolti all’Unione Montana Valsesia, a cui spetta la competenza manutentiva del monumento.
Ora l’impianto sarà spostato, garantendo comunque ai residenti la funzionalità dei servizi di telefonia mobile e wifi. «Ci siamo subito attivati – spiega l’assessore di UMV Alberto Daffara – per ottenere dall’operatore il trasferimento della cabina. Grazie alla collaborazione di tutti i soggetti coinvolti, compreso Eolo che aveva installato le antenne, abbiamo raggiunto una soluzione che risulta rispettosa del monumento e anche delle esigenze dei cittadini: Eolo ha già attivato l’iter per richiedere le necessarie autorizzazioni all’installazione di un analogo trasmettitore in un’area poco distante dall’attuale, in modo da restituire al monumento la sua integrità e nello stesso tempo da salvaguardare il diritto dei residenti a usufruire dei servizi digitali garantiti dalla presenza dell’antenna».
«Come sempre – ha concluso Daffara – il buonsenso e il dialogo favoriscono la soluzione positiva di tutti i problemi. In questo caso, ci vorrà il tempo necessario all’assolvimento delle pratiche necessarie per ottenere i permessi, e a breve tutto sarà sistemato».
Visto il lungo (?) tempo di attesa per l’assolvimento delle pratiche necessarie per ottenere i permessi, propongo di abbellire, con un minimo intervento, la piccola cabina di alimentazione di un impianto di radiosegnale con la scritta “a ricordo dei caduti per danni da elettromagnetismo causati dai vostri cellulari e forse anche da me medesima, cabina di alimentazione”