Riccardo Mussato, quando un “profeta in patria” incanta il pubblico dei Green Ties

 

Vercelli – Questa mattina i Green Ties hanno fatto una magnifico regalo alla nostra città, mettendo in vetrina un giovane pianista destinato a far parlare, e a lungo, di sé: Riccardo Mussato. A partite da Vittorio Rosetta, per poi andare a Fabio Grasso e Massimo Viazzo (tra l’altro presente al concerto), solo per citare alcuni tra i nomi più autorevoli, il pianismo vercellese ha sempre sfoggiato pianisti di valore ed il ventunenne Riccardo Mussato rinverdisce l’illustre tradizione.

L’avevamo ascoltato poco più di due ani fa al Civico durante il Memorial Casalini: già ci colpì per la padronanza tecnica e la bellezza del suono. Ma da allora, sotto la guida della maestra Scalafiotti al Conservatorio di Torino, dove si diplomerà tra cinque mesi, è miglioratisissimo: oggi, è un vero pianista pronto ad affrontare i Concorsi (ne sta vincendo a bizzeffe) e ad incantare il publico con i concerti.

Mussato al termine del concerto con Cristina Canziani

Quello di oggi ha probabilmente demolito ogni record di presenze per un concerto al Parlamentino dell’Ovest Sesia. Introdotto da Cristina Canziani (tra l’altro sua collega pianista), Riccardo Mussato ha presentato con accattivante brillantezza le musiche cheavrebbe eseguito. Ha incominciato con la Sonata numero 20 di Hadyn, per poi passare ad Invocation” tratto da “Harmonies poétiques et religieuses” di Liszt. Nella seconda parte, cinque movimenti dal celeberrimo “Tombeau de Couperin” di Liszt, per concludere con l’insolita Sonatina seconda di Busoni e, non pago, con un bis di Bach.

Applausi entusiasti e convinti da parte di un pubblico folto e competente. Un’altra perla rara nel collier sempre più prezioso della Ducale.

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