Morte di Berlusconi, stasera si riunisce il Comitato provinciale di FI, domani il regionale per la partecipazione ai funerali

Morte di Silvio Berlusconi: questa sera, come spiega il coordinatore provinciale di Forza Italia Antonio Prencipe, si riunirà il Comitato provinciale degli Azzurri per concordare le modalità di partecipazione anche di una delegazione di Vercelli ai funerali di Stato di mercoledì pomeriggio nel Duomo di Milano, che saranno celebrati dall’arcivescovo monsignor Mario Delpini alla presenza del Presidente Mattarella. Le scelte della rappresentanza provinciale di Forza Italia saranno comunicate domani sera, al Comitato regionale che allestirà la delegazione ufficiale.

Durante la sua lunghissima carriera politica, Silvio Berlusconi venne due volte nella nostra provincia, cone ha ricordato, commosso, l’ex senatore Lorenzo Piccioni: la prima volta il 2 dicembre 1995, un anno dopo le dimissioni del suo primo governo, per parlare agli iscritti e ai simpatizzanti piemontesi del partito; la seconda, da Presidente del Consiglio, atterrando in elicottero al cantiere di Greggio della Tav, in compagnia del ministro delle Infrastrutture Pietro Lunardi, per inaugurare i lavori.

In un Civico gremito all’inverosimile di fans provenienti da tutto il  Piemonte, quel 2 dicembre, che era un sabato, Berlusconi parlò per un’ora e quaranta di fronte ad una platea, che lo adorava e  che si era mossa anche da Asti, Novara, Valenza, Tortona, Novi Lugure, Biella e Cuneo. L’intervento era  stato programmato per le 16,45, ma a mezzogiorno c’era già gente in coda davanti al Civico; così s’era deciso di trasmettere l’evento in diretta anche da uno schermo del cinema Viotti, con la promessa che il Presidente sarebbe passato anche di lì (e così aveva fatto).

Berlusconi era stato introdotto dal parlamentare Roberto Rosso che, presentandolo,  aveva un pelino esagerato, parangonandolo ad un Prometeo lacerato dalle aquile mandate da un Zeus invidioso (Scalfaro? Borrelli?). Berlusconi s’era schermito: “L’accostamento mi sembra  esagerato. Certo le aquile fanno male…ma anche i gufi”. Era stato il prologo di un entusiasmante dialogo con la gente, la “sua” gente: da una parte lui, l’uomo solo al conando, dall’altra il Maracanà in cui s’era trasformato il Civico, con bandiere e striscioni. Uno, da Biella, diceva: “Tieni duro, presidente”. E poi, ovviamente, le battute per far sdilinquire i suoi fans: “Sei grande, Presidente”. E lui, con una mossa ben studiata: “E’ l’unica cosa che non sono: 1 e 70 scarsi”.

Quella giornata è rimasta nella memoria di tanti, che poi hanno incominciato o proseguito a fare politica con lui. Tanti che oggi lo hanno celebrato, con infinita tristezza. Di Lorenzo Piccioni, aggiungiamo un commosso ricordo legato ad un incidente che aveva avuto la figlia Carolina (che poi nel primo decennio degli Anni Duemila) sarebbe diventata assessore comunale. Carolina Piccioni aveva avuto gravi traumi alle gambe e, saputolo, Berlusconi chiamava continuamente il suo parlamentare per informarsi delle  condizioni della ragazza, poi le aveva procurato anche un bravissimo medico per la riabilitazione.

Molto bello il ricordo consegnato da Fabrizio Finocchi a Prima Vercelli. Finocchi, che adesso è in Azione, era stato uno dei dirigenti di Forza Italia più bravi e affidabili. Ha scritto oggi, ricordando il Presidente: “Ha avuto la capacità incredibile di portare in Parlamento persone che senza di lui non avrebbero fatto neppure il consigliere comunale in un paese. Come un mago trasformava le zucche in carrozze. Da molti di questi personaggi è stato tradito con esempi di ingratitudine memorabili. Io gli devo molto, perché sono stato eletto per ben tre volte nelle liste di Forza Italia e i voti si prendevano grazie a lui. Dopo quello che ho visto in due missioni nel Caucaso 2006/2009 non sono mai riuscito a perdonargli il rapporto con Putin. Fu quel fatto unitamente al discorso del “predellino”, che generò il PDL nel 2009, a portarmi al ritiro dalla politica nel 2010. Ho avuto la fortuna di conoscere l’uomo che, nel bene e nel male, ha rivoluzionato la politica in Italia”.

 

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10 Commenti

  1. Il Comitato provinciale e poi regionale
    (forse ci sarà anche il c. Centrale!?)
    “eleggerà” una delegazione ampia
    o ristretta?
    Emergeranno 2 correnti?
    Ci sarà una spaccatura provinciale
    ricucita in sede regionale
    E, alla fine, sarà allestita la delegazione
    per porgere l’estremo saluto al leader
    o al partito?

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