La Vecchia Furia nella deliziosa strenna 2018 di Pino Marcone

 

Vercelli – Ogni anno, dal 1986, quasi sempre per le feste di Natale e Capodanno, e di tanto in tanto anche sotto Pasqua, il bancario in pensione, ma  soprattutto commediografo e storico della vercellesità Pino Marcone (nome d’arte Barba Paulìn) offre, gratis, ai vercellesi una piccola-grande, e soprattutto preziosa strenna: i suo cosiddetti libretti cremisi (qualche volta furono anche verdi) che raccontano la storia di una Vercelli che fu.

Quest’anno il periodo storico considerato è quello della sconfitta  di Novara dell’esercito piemontese il 24 marzo 1849, nella prima Guerra di Indipendenza, e la storia si svolge nell’antico quartiere della Furia che allora si chiamava Carmine dal nome della chiesa che si trovava nel suo perimetro e che venne demolita nel 1927.

Nel libretto, intitolato “Al Carmine c’è la refurtiva”, si narra della sfortunata vicenda di Felice, barbiere, chirurgo di basso livello, ma soprattutto callista che si fida troppo delle donne, di una in particolare, che lo inguaierà spacciando per pegno d’amore un oggetto che gli fa custodire: in realtà è un ex voto rubato nella chiesa di San Francesco. Tra coloro che corrono in soccorso del povero e ingenuo Felice, anche un cronista del giornale vercellese di allora, il “Vessillo Vercellese”.

Storia graziosa e intrigante, come sempre, messa parzialmente in scena, il giorno della presentazione della strenna, alla sala Soms da un gruppo di fedelissimi attori della compagnia di Marcone “Lo Spazio Scenico”. Il libretto cremisi è in distribuzione in diversi negozi e pubblici esercizi del centro.

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