La Ducale ha suonato per Mattarella e per i Reali di Svezia

 

Vercelli – Non capita tutti i giorni di suonare per un Re e per un Presidente della Repubblica. L’ha fatto ieri la Camerata Ducale, a Stoccolma, all’Istituto di Cultura Italiana, nel concerto che l’ambasciata italiana in Svezia, con il Comitato nazionale di musica (Cidim) ha organizzato per celebrare la visita ufficiale di Sergio Mattarella. E all’evento hanno anche presenziato il Re di Svezia Carlo Gustavo XVI e la moglie, la regina Silvia. La scelta dell’istituto italiano di cultura è dipesa anche dal fatto che si celebravano i sessant’anni dalla data in cui la Svezia concesse all’Italia il terreno dove edificare la struttura, poi realizzata dal celebre ingegnere Pier Luigi Nervi, cui l’auditorium è dedicato.

Dopo gli inni nazionali dei due Paesi, la formazione d’archi della Camerata Ducale (guidata da Guido Rimonda e composta da undici musicisti) ha eseguito le “Quattro Stagioni” di Vivaldi, la “Meditazione in Preghiera” di Viotti e “La Campanella” di Paganini. Rimonda ha anche concesso un bis: un “Souvenir de Violon” di Viotti. Al concerto ha pure presenziato il valsesiano Gianfranco Astori, giornalista ed ex sottosegretario, uno dei responsabili della comunicazione di Mattarella. Gli undici musicisti che si sono esibiti all’Auditorium Nervi sono stati Rimonda, la moglie Cristina Canziani, Marina Martianova, Michela D’Amico, Davide Gaspari, Paolo Chiesa, Giuseppe Locatto, Mattia Osini, Laura Hernandez Gacia, Daniele Bogni e Pamela Massa.

“É stata un’emozione straordinaria”, ci ha dichiarato il direttore artistico della Camerata Ducale Cristina Canziani durante lo scalo intermedio, a Francoforte, del volo di ritorno dalla Svezia. Per Vercelli un’altra fantastica attestazione internazionale dei suoi più preziosi talenti.

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