Non sappiamo come, ma il 1° marzo 2022, Angelo Bertolani Ruggerini ha trovato la forza di disegnare il suo amato cane Chicco sull’arcobaleno, spiegando che alle 14,15 ci era salito sopra.
E’ stato uno dei post che hanno commosso l’intera città. Da quattro anni, da quando lui non aveva più potuto farlo, perché costretto alla sedia a rotelle, decine di vercellesi, che prima non lo conoscevano nemmeno, s’erano offerti di portare a spasso il suo magnifico cagnolone, Chicco, rispondendo all’appello che il geniale disegnatore vercellese aveva lanciato su Facebook e che era stato ripreso anche dal nostro giornale il 24 marzo 2018: “Per motivi di salute non ho più la possibilità di portare in giro per Vercelli Chicco, il mio cane meraviglioso, come facevo prima. Cerco qualcuno che possa accompagnarlo: è un cane docilissimo, che chiede solo di potersi muovere. Chicco ha bisogno di essere aiutato, se qualcuno può… Venite a trovarmi: io abito in via Pacinotti al numero 13”.
Quattro anni dopo, Chicco lo ha lasciato, e Angelo Bertolani Ruggerini, da quel giorno, ha sempre pensato a lui, disegnandolo in più circostanze, nel paradiso dei cani, con pensieri così carichi di affetto, di tenerezza da far scorrere lacrime di compassione a tanti, ma proprio tanti vercellesi. Finché oggi, a sedici mesi di distanza da quel giorno orribile, all’improvviso, anche Angelo se n’è andato, dopo aver disegnato, per gli amici di Facebook, il giorno prima, l’ennesima vignetta con i suoi proverbiali “chicchi di riso” applicati all’auto elettrica.
Ed io, commosso come tanti, voglio dire a questo tenero genio che sapeva usare la matita come pochi altri:
Caro Angelo, oggi hai ritrovato Chicco. So bene che sul paradiso comune (che in tanti auspichiamo) tra esseri umani e i compagni non umani che hanno condiviso con noi tanta parte della nostra vita, molti teologi, anche ascoltati, seguiti, considerati, abbiano qualche dubbio.
Non importa, io oggi vedo Chicco correrti incontro felice. Un ingenuo sogno senile? Forse, ma vedo anche te correre incontro a lui, per farti leccare la faccia, come nella foto a corredo di questo articolo. Questo, e te lo assicuro, oggi è il sogno di tutti i vercellesi.
Enrico
