Un ordine del giorno per chiedere la libertà di Patrick George Zaki

Patrick Zaki

Riceviamo e pubblichiamo

 

Patrick George Zaki, attivista e ricercatore egiziano di ventisette anni, si trova dal 7 febbraio 2020 in detenzione preventiva, a seguito dell’arresto alle 4:30 del mattino al suo arrivo all’aeroporto de Il Cairo, da parte di funzionari dell’immigrazione. Patrick era partito da Bologna, dove segue un programma di studi Erasmus, per trascorrere un periodo di vacanza nella sua città natale, al-Mansoura, in Egitto.

I Pubblici Ministeri di al-Mansoura hanno ordinato la sua detenzione in attesa di indagini su accuse tra cui “diffusione di notizie false”, “incitamento alla protesta” e “istigazione alla violenza e ai crimini terroristici”. I Pubblici Ministeri hanno affermato inoltre di fare riferimento a dieci post pubblicati su Facebook, ma non hanno permesso né a Patrick George Zaki né al suo avvocato di esaminarli.

Nel corso di questi mesi, Patrick George Zaki è stato sottoposto alla privazione della libertà, a condizioni di detenzione brutali, al rischio di contagio da Covid-19, trovandosi in un carcere dove sono stati registrati casi di positività al Coronavirus da parte di alcuni detenuti, a difficoltà nel ricevere l’assistenza dei propri legali.

Di fronte a tutto questo nell’Ordine del Giorno che abbiamo protocollato oggi, con il supporto di Amnesty International e in particolare di Rosario Orlando, vice-responsabile circoscrizionale di Amnesty Piemonte e Valle d’Aosta, chiediamo al Comune di Vercelli di unirsi alle posizioni già prese da diversi comuni italiani (citiamo in particolare il Comune di Collegno, che ha recentemente approvato un documento analogo), chiedendo una pronta azione da parte delle Istituzioni Europee, con un unico messaggio: Libertà per Patrick George Zaki.

 

Alberto Fragapane, Manuela Naso, Michele Cressano, Maura Forte, Carlo Nulli Rosso (Partito Democratico); Alfonso Giorgio (Vercelli per Maura Forte)

 

 

 

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