Spider Man “No way home” un “gioiellino” per veri fan e non

Prima di leggere questo articolo sappiate che vengono svelate parti del film, quindi ALLERTA SPOILER. Se non volete rovinarvi la sorpresa non continuate.

 

 

Alla fine del film precedente a questa nuova avventuar di SpiderMan, ovvero “Far From Home”, Mysterio esce di scena svelando l’identità segreta di Peter Parker a tutta New York. Il nuovo film uscito in sala il 15 dicembre, e che ha mandato in tilt tutti i circuiti di prenotazione dei cinema italiani, riprende esattamente dove ci eravamo fermati, con Parker che deve affrontare un mondo che lo conosce e che, a cascata, ha conseguenze su chi ama. Cerca quindi aiuto nella figura di Doctor Strange, che gli proporrà un incantesimo per far dimenticare a tutti chi si cela dietro la maschera del ragno ma il sortilegio non funziona e dà il via alla vera attrazione del film: tutti i villain delle saghe precedenti di Spiderman arrivano nell dimensione dell’attuale Peter Parker!

Non c’è un vero modo per descrivere questo film senza rischiare di anticipare niente, il che sarebbe un peccato mortale date le grandi emozioni che i risvolti della trama danno, ma il terzo film di Spiderman nell’universo MCU è senza dubbio più cupo rispetto ai due predecessori, con un protagonista non più guidato prima da Iron Man e poi da Nick Fury. È necessario mettersi davanti e prendere delle decisioni per un bene superiore, accettando qualsiasi conseguenza. Perché “da grandi poteri, derivano grandi responsabilità”.

Chi è cresciuto con il personaggio, sia che si parli dei fumetti che dei film, non può perdersi per nessuna ragione questa pellicola, un vero e proprio tributo fedelissimo e atto di amore nei confronti dei fan, realizzando qualcosa di mai visto prima. Solitamente, nel settore, si utilizza in maniera dispregiativa il termine “fan service”, per indicare fatti, avvenimenti e personaggi presenti al solo scopo di far felice il pubblico, senza un vero e proprio scopo. Non è questa la volta ma anzi, ogni riferimento al mondo dell’arrampicamuri, ogni vicenda e ogni personaggio sono ben contestualizzati e inseriti nelle 2 ore e mezza di film, tempo che non peserà minimamente sullo spettatore.

Emanuele Olmo

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