“Se l’agricoltura muore, muori anche tu”. La marcia dei trattori domani parte da Borgo Vercelli

Si definiscono “gruppo di agricoltori uniti per la stessa causa, senza alcuna bandiera politica e sindacale”. E muoveranno – per la seconda mobilitazione agricola provinciale – sui loro trattori domani, mercoledì, una parte dalle 9 dal peso pubblico di Borgo Vercelli; l’altra parte, alle 8,30 dall’azienda agricola “Magni” di Vicoluogo. Destinazione: il parcheggio dello stadio “Piola” di Novara, dove avrà luogo il primo presidio degli agricoltori vercellesi e novaresi, sotto lo slogan: “Se l’agricoltura muore, muori anche tu.

Poi, alle 11,3, la marcia dei trattori ripartirà fa Novara per raggiungere il secondo grade presidio previsto nell’enorme parcheggio dell’Outlet di Vicolungo, alla confluenza tra due autostrade:la A4 la A26.

Nei due grandi presi organizzati in territorio novarese, ma con una massiccia presenza anche della nostra provincia, gli agricoltori metteranno i piazza i problemi che li stanno travagliando e sui quali è nata una maxi protesta che non è mai stata così forte e massiccia non solo nel nostro Paese, ma in tutt’Europa. “Durante la giornata d mercoledì – dicono gli organizzatori – verranno discussi i punti di maggior interesse per noi agricoltori, ma saranno coinvolti anche bambini e consumatori per fare capire che questa è una battaglia di tutti”. A tutti i presenti sarà distribuito un volantino che illustra le principali proteste che il mondo agricolo avanza soprattutto nei confronti dell’Unione europea: innanzitutto il divieto di importazione di prodotti agricoli provenienti da Paesi che nn rispettano le normative di sicurezza italiane: e quindi no agl Ogm, alla carne sintetica, alle farine con insetti, etc.

In secondo lungo: il diritto alla coltivazione di tutti i terreni aziendali utilizzabile, rimuovendo i divieti di coltivazione; terzo: no al blocco del consumo di suolo agricolo produttivo, e dunque no a nuovi insediamenti industriali e ad impianti di fotovoltaico sui terreni agricoli. Sono queste le principali rivendicazioni degli agricoltori che hanno messo in marcia i trattori, ma ce ne sono altre, di cui quella principali è un chiaro atto di accusa contro il “green deal” europeo, frutto, secondo gli agricoltori solo di un “idealismo ambientalista. “Simo stanchi -dicono gli organizzatori della protesta – che l’agricoltore venga additato come responsabile dell’inquinamento ambientale”.

Tra le altre rivendicazioni che verranno illustrate nei presidi a Novara e all’Outlet di Vicolungo, la realizzazione di nuovi invasi.

 

 

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