Paga la caparra per l’auto ma il concessionario scompare: trovato dai Carabinieri

I Carabinieri della Stazione di Ronsecco hanno denunciato un venditore d’auto 43enne residente in provincia di Varese, gravato da vicende penali per reati contro il patrimonio, la persona, e in materia di stupefacenti, perché ritenuto responsabile di truffa.

 

La vicenda risale ai primi mesi dell’anno, quando un 59enne di Ronsecco, alla ricerca di una vettura usata, aveva valutato più opzioni d’acquisto rivolgendosi a diversi venditori, estendendo le ricerche anche attraverso internet, per avere un più ampio ventaglio d’offerta.

La ricerca, alla fine, ha dato i frutti sperati, e l’acquirente, trovata la monovolume che cercava a un prezzo congruo, si è recato in una piccola concessionaria multimarca del varesotto. Non è servito troppo tempo per le trattative, l’auto faceva al caso suo e, pertanto, l’affare è stato concluso senza bisogno di spendere più parole del necessario.

 

In fase di perfezionamento del contratto vendita, l’acquirente ha ricevuto una ulteriore proposta dal concessionario: in cambio di circa 600 euro, il venditore si impegnava a sbrigare ogni questione burocratica relativa alla compravendita, provvedendo personalmente ad approntare tutti i documenti e ad effettuare il passaggio di proprietà. La proposta è stata accettata, e l’acquirente ha versato una quota di 200 euro a titolo di caparra, riservandosi di chiudere il conto ad operazioni concluse.

Pur soddisfatto del veicolo acquistato, il 59enne si trovava ancora pendente la questione del passaggio di proprietà, così, a distanza di un mesetto, ha contattato il venditore per chiedere notizie, ricevendo ampia assicurazione che la pratica si sarebbe presto risolta, c’era stato solo un piccolo rallentamento.

 

È stato l’ultimo contatto, da allora il concessionario non ha più risposto ad alcuna chiamata e non è stato più rintracciabile, rendendosi di fatto irreperibile. Naturalmente del passaggio di proprietà… nessuna notizia. Alla vittima non è rimasto altro da fare che rivolgersi ai Carabinieri che, dopo aver svolto alcuni accertamenti ed identificato il venditore 43enne, lo hanno deferito in stato di libertà all’autorità giudiziaria ritenendolo responsabile di truffa

 

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