Corsaro duro su Cannata in una intervista a La Stampa: “Non capisco chi vorrebbe rimanere al suo posto dopo quanto accaduto”

 

Caso Giuseppe Cannata? “Davvero non capisco la stupidità di chi vorrebbe restare al suo posto dopo aver scritto – il riferimento è al post su Facebook contro lesbiche e gay scritto a luglio dallo stesso Cannata, ndr. -. Hai un minimo di amore per le istituzioni? Allora fatti dimenticare, non coinvolgere la città in questo fango”. Sono le parole pesantissime del Sindaco Andrea Corsaro rivolte al consigliere Giuseppe Cannata per il famoso, ormai, post contro gay e lesbiche postato più di un mese fa: era il 22 luglio.

Le dichiarazioni del Sindaco di Vercelli sono contenute in una lunga e interessante intervista pubblicata oggi da La Stampa a firma Guido Tiberga, nota penna del quotidiano torinese, che si inserisce in una sorta di viaggio alla scoperta dei sindaci del Piemonte.

 

Tra i vari argomenti trattati dall’intervista, torna a galla il caso Cannata, finito sulle cronache nazionali per il violento post contro lesbiche e gay, pubblicato e poi rimosso: “ammazzateli tutti”.

Il Sindaco non usa mezzi termini per definire il caso lasciando intendere che per lui la soluzione migliore sarebbe quella delle dimissioni dello stesso Cannata.

 

Il caso, dunque, per ora è ancora aperto.

 

 

 

Intanto ecco uno stralcio dell’intervista (che si può leggere integralmente su La Stampa di oggi, 2 settembre) che riguarda il caso Cannata, con le domande di Guido Tiberga a cui ha risposto il sindaco Corsaro.

 

 

… Giuseppe Cannata, il vicepresidente del suo Consiglio comunale, ha scritto su facebook che «gay e lesbiche andrebbero ammazzati tutti». Come si fa?

 «Sono l’uomo meno tecnologico del mondo, non riesco a capire che cosa scatta nella testa delle persone che scrivono frasi del genere. A chi è abituato a pensare a quello che dice certi “incidenti” non succedono. Queste sono menti malate».

 

Sindaco, lei parla della Vercelli romana medievale e barocca, e poi la città finisce agli occhi del mondo per questa roba. Fa arrabbiare?

«Veda lei. Ero sindaco da venti giorni: avevamo fatto 58 delibere di giunta, preso provvedimenti per il verde pubblico, fatto assumere tre persone a un’Anagrafe con l’acqua alla gola. Apro il sito della Stampa e leggo le notizie in apertura: la terza era Trump, la seconda Conte, la prima Vercelli».

 

Non sarà mica colpa nostra?

«Ma no, ve l’abbiamo servita su un piatto d’argento».

 

Qual è stata la sua prima reazione, passata la rabbia?

«Incredulità. Anzi, doppia incredulità: per quello che è stato scritto e per la stupidità di chi vorrebbe restare al suo posto dopo averlo scritto. Hai un minimo di amore per le istituzioni? Allora fatti dimenticare, non coinvolgere la città in questo fango. Non ci sono altre vie d’uscita: le norme devono esistere, e ci deve essere la consapevolezza che bisogna rispettarle. Lo dico sempre ai miei studenti»…

 

 

 

Che accadrà ora?

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3 Commenti

  1. Se il sindaco rilascia addirittura a La Stampa una dichiarazione così “gridata” vuol dire che il dibattito in Consiglio e’ indispensabile. Per la maggioranza, per Cannata e per gli elettori.

  2. Corsaro ha impiegato tutta l’estate per “elaborare”, rispetto alle indecenti parole di Cannata,ciò che un bambino di cinque anni avrebbe dichiarato immediatamente???.Mah. E l’altro “fenomeno”,Pozzolo?.Ma sì,son ragazzi……

  3. La DURISSIMA esternazione del Sindaco nei confronti di un esponente della sua maggioranza con il quale oltretutto si era intrattenuto per oltre 60′ sulla nota frasaccia indirizzata temerariamente a semplici categorie umane quali “gay, lesbiche e pedofili” mi fa temere che, a conclusione, Cannata abbia realmente messo il colpo in Canna.

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