Salta ancora il Consiglio comunale a Vercelli: amministrazione al capolinea?

Il Presidente Michele Gaietta fa l'appello nominale constatando l'assenza del numero legale per aprire il Consiglio

Vercelli –  Ancora un colpo di scena in Consiglio comunale a Vercelli con la seduta di oggi, in cui erano in discussione delibere propedeutiche al Bilancio, che non si è potuta aprire a causa della mancanza del numero legale. All’appello, poco fa, intorno alle 10, fatto dal presidente Gaietta, hanno risposto solo in 13 (con l’opposizione che avrebbe dato la presenza solo nel caso in cui la maggioranza avesse permesso l’inzio dei lavori), quando ne sarebbero stati necessari almeno 14, sindaco escluso.

Mancavano all’appello i consiglieri Manuela Naso, Giordano Tosi, Paolo Campominosi e Donatella Capra. Troppo pochi dunque i presenti per iniziare. E così si apre un nuovo capo di “crisi” che si aggiunge alla lettera di “quasi sfiducia” inviata qualche giorno fa da Mariapia Massa, Giorgio Comella, dalla stessa Manuela Naso assente oggi e da Donatella Capra, che avevano “considerato conclusa l’esperienza amministrativa”. Il Sindaco Forte, tra l’altro, non era presente in Aula.

Intanto l’opposizione compatta ha presentato una mozione di sfiducia contro il Sindaco, sottoscritta da tutti i consiglieri di minoranza. Mozione che andrà discussa non prima dieci giorni e non oltre i trenta dalla presentazione, ossia quando si sarà già giunti nel pieno della campagna elettorale per la tornata delle elezioni politiche. “Ora vada a casa” hanno detto alcuni esponenti della minoranza, riferendosi al Sindaco. Una tempesta che, probabilmente, il Pd avrebbe fatto davvero volentieri a meno di dover affrontare.

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Aggiornamento

Qualche ora dopo la mancata partenza, per mancanza del numero legale, del Consiglio, intorno all’ora di pranzo insomma, le notizie sul futuro della giunta Forte sono ancora confuse. Ad esempio si era diffusa per Vercelli la voce che il Sindaco Maura Forte avesse deciso di gettare la spugna. Alla controprova però, contattato al telefono il portavoce del Sindaco, la risposta è stata che “non è vero che si sia dimessa, assolutamente. Chi ha detto queste cose va troppo avanti”. La sensazione è che a questo punto l’idea di dimettersi, magari non oggi, possa anche prendere piede nella testa del sindaco, forse sfibrata dai tanti colpi di testa di chi la dovrebbe, o avrebbe dovuto, garantire invece sostegno. Intanto, nel pomeriggio è attesa una nota da Palazzo di Città per dare una rotta a quello che accadrà nei prossimi giorni.

 

l.a.

 

 

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