È stato presentato in Comune Riso a scuola, dal sapere al sapore, un progetto di divulgazione che si svolgerà nelle scuole vercellesi in aprile e maggio. Gli incontri saranno tenuti in classe da Valentina Masotti, sommelier del riso, dell’associazione Strada del Riso Vercellese di Qualità, con l’ausilio dei partner Irrigazione Ovest Sesia e Mundi Riso e con il patrocinio della Città di Vercelli.
Il racconto sulla trasformazione in riseria sarà intervallato da semplici esercizi sensoriali del riso, come il riconoscimento dei colori in base al tipo di varietà e di lavorazione, i diversi profumi del riso, ma anche forma e dimensione che meglio lo caratterizza per i diversi usi in cucina.
Ogni incontro terminerà con un’esercitazione pratica. Per le quinte elementari è previsto un tema artistico: in classe gli alunni potranno realizzare un disegno con gli scarti di riso. Il Museo Borgogna omaggerà delle schede gioco che legano il mondo dell’arte al territorio.
Gli studenti delle scuole secondarie impareranno a riconoscere la qualità del riso attraverso un’esercitazione che prevede l’impiego di una tavola per il riconoscimento dei difetti del riso; un metodo semplice che potrà poi essere applicato anche a casa con l’ausilio di un piatto bianco e un piatto nero.
«È un’occasione per valorizzare il nostro territorio, nel DNA dei vercellesi c’è la tradizione del riso, molto sentita – ha dichiarato il sindaco Andrea Corsaro – l’Amministrazione ha sposato l’idea proposta dall’Associazione di promozione Sociale Strada del Riso Vercellese di Qualità, che ha saputo far dialogare diverse realtà per portare nelle scuole questo sentire e trasmetterlo ai più giovani».
Per aderire al progetto gli istituti scolastici possono prenotare le lezioni alla Strada del Riso Vercellese di Qualità: [email protected]
Va benissimo, per Vercelli, la sponsorizzazione di:
“l’associazione Strada del Riso Vercellese di Qualità, con l’ausilio dei partner Irrigazione Ovest Sesia e Mundi Riso e con il patrocinio della Città di Vercelli”.
.. ma, lasciatemelo dire, si sarebbe dovuto inglobare qualche comprovato maestro della panissa e condurre per mano i ragazzi nel mondo del lavoro e delle sagre. Dalla scuola il passo è breve.