Un successo per l’Entierro in un Sant’Andrea affollato di spettatori

Una suggestiva immagine dell’Entierro (foto Renato Greppi)

E’ stato veramente importante e coinvolgente il ritorno della “Fontione dell’Entierro” a diciassette anni dall’ultima volta che fu rappresentato in Sant’Andrea nella settimana di Pasqua. La Polimnia Arts Company del maestro Lorenzo Battagion con il sostegno del Comune e della Provincia ha allestito la rappresentazione sacra con Coro (formato dall’unione del Lirico Viotti di Vercelli e le Corali di Sant’Abbondio di Buronzo e di Calice) e Orchestra (un ensemble barocco di dodici elementi e con l’appoggio della Schola Gregoriana del sacro Monte Calvario di Domodossola, eseguendo le musiche del Brusasco e intervallandole con canti gregoriani molti efficaci e ben eseguiti dalla Schola di Domodossola diretta da Pietro Mencarelli.

Bravissimi i soliti: la vercellese Serena Rubini (soprano), il mezzo soprano Rosy Zavaglia, il tenore Enrico Iviglia ed il basso Enrico Bava. 

La risposta del pubblico è stata eccezionale, Sant’Andrera era gremito in ogni ordine di posti, con soddisfazione dell’assessore agli Eventi Culturali Gianna Baucero e del presidente della Provincia Davide Gilardino che, con monsignor Giuseppe Cavallone, hanno dato il benvenuto ai presenti. Tra il pubblico anche l’arcivescovo Marco Arnolfo e l’assessore Mimmo Sabatino.

I ringraziamenti finali di Lorenzo Battagion

Unico appunto da muovere alla rappresentazione, per il resto (musica e cori) davvero impeccabile, la scarsa visibilità della scenografica e dei figuranti (Luca Vacchetta, ha impersonato Gesà, Stella Gelardi, Maria, Antonino Montalbano e Francesco Scalas) da parte di una fetta rilevante degli spettatori.

Certo, era doveroso rappresentare l’Entierro del Brusasco dove, dopo l’abbandono di San Marco, era sempre stato proposto e dove era stato giustamente collocato nelle riproposte del 1986, 1987 e 2006, però forse occorrerebbe, per le prossime volte (e noi ci auguriamo che diventi un appuntamento fisso della Settimana Santa vercellese), sistemare diversamente il pubblico, limitando la visione dai banchi alle prime sei, sette file e allargandola attorno all’altare. Ci permettiamo di segnalare tutto ciò al bravissimo Lorenzo Battagion (che ha portato, applauditissimo, il saluto finale), al giovane regista Lorenzo Mazzoletti e al Comune, proprietario della basilica.

Edm

Nelle foto di Renato Greppi altri momenti della rappresentazione

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1 commento

  1. Bellissimo, forse, secondo il mio punto di vista, andrebbe, se fosse possibile, collocato un palco o una piattaforma sopraelevata per rendere possibile la visualizzazione della rappresentazione a tutti. Comunque complimenti per la scelta dell’ evento all’Assessore alla Cultura, Professoressa Baucero, all’Assessore Sabatino, al Sindaco e al Presidente della Provincia, un grosso applauso al Regista, a Lorenzo Battagion e naturalmente, a tutti gli interpreti della rappresentazione, cori, musici, cantanti e attori.

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