Pro, col Venezia devi fare come col Parma

La fiammella della speranza per la salvezza è flebile, ma ancora accesa. Per alimentarla la Pro deve ripetere la prestazione di sabato col Parma e battere il Venezia domani, martedì 1° maggio, al “Piola”. La classifica è inesorabile: i bianchi sono ultimi a quota 37, appaiati alla Ternana che sarà impegnata nella difficile trasferta proprio a Parma. A 40 ci sono Ascoli ed Entella che si affronteranno a Chiavari in un match senza via di scampo, a 41 Avellino e Novara, a 42 il Cesena e poi via via tutte le altre. Situazione ingarbugliata insomma dove tutto può succedere dato che i playout a oggi distano tre lunghezze e la salvezza diretta a quattro.

Vietato fare calcoli, così si è espresso Grassadonia per fare quadrato attorno ai suoi. «Sappiamo che non è finita, potenzialmente questa squadra può vincerle tutte, concentriamoci sulla partita di domani» ha dichiarato il mister che poi si è pure tolto qualche sassolino dalla scarpa, affermando che «siamo molto soli, non solo all’esterno». Usando la prima persona plurale si è riferito a lui, al gruppo e al presidente. Ha chiesto anche l’aiuto del pubblico che quando vuole sa essere determinante.

Di fronte la Pro avrà un Venezia lanciatissimo, dopo la vittoria per 3-0 col Palermo. Tre punti che hanno rilanciato le quote promozione della formazione di Inzaghi che ora è a ridosso della seconda posizione. Anche in questo caso, come scritto qualche riga sopra a proposito della salvezza, l’arrivo sarà presumibilmente in volata con Parma, Palermo, Frosinone, Bari. In altre parole, le motivazioni ci sono da ambo le parti, pronosticare chi porterà a casa la vittoria non è semplice. Mancano quattro partite e gli scenari possibili sono tanti.

Contro il Venezia non ci saranno Bertosa e Altobelli che sta guarendo da un’infezione al piede. Rientra Morra che in queste settimane è stato fuori per scelta tecnica ed è stato bacchettato da Grassadonia che gli ha consigliato di crescere a livello personale. In più tanti giocatori stanno accusando la comprensibile stanchezza di fine stagione. Tra questi lo stakanovista Mammarella che contro il Parma a un certo momento è crollato a terra per crampi, Vives che pur risultando un elemento indispensabile inizia ad accusare le 37 primavere sulle spalle e Alcibiade che ha da poco recuperato da un infortunio.

Grassadonia ha blindato la squadra perciò modulo e undici titolare si possono solo ipotizzare. La Pro dovrebbe fare come contro il Parma, cioè partire col 4-3-3 e concludere col 3-5-2 che sono i due schemi più utilizzati dal tecnico. Pigliacelli in porta; Ghiglione, Gozzi, Bergamelli e Mammarella nella difesa a quattro; Germano, Vives o Paghera e Castiglia a centrocampo; Bifulco, Raicevic o Reginaldo e Rovini in avanti con Gatto possibile sorpresa. Nel Venezia di Pippo Inzaghi attenzione a Geijo e Litteri, ma pure alle invenzioni di Falzerano. Non è da escludere l’impiego di Gianni Fabiano, grande ex che a Vercelli ha lasciato uno splendido ricordo (come ad esempio il gol di tacco con l’Alto Adige che permise il repentino ritorno in B) al pari di Modolo. Partirà dalla panchina Marco Firenze, l’altro ex ma più recente, ceduto nel mercato di gennaio.

Il fischio di inizio di Pro Vercelli – Venezia è fissato per le 15 di domani, martedì 1° maggio, allo stadio “Piola”. Arbitrerà il signor Niccolò Baroni della sezione di Firenze.

Massimiliano Muraro

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