“Caffè Alzheimer” è il progetto nato per supportare le famiglie nella gestione e nell’assistenza di persone colpite da questo male. Sperimentato da quattro anni a Portula, grazie all’Unione Montana dei Comuni della Valsesia, ora approda anche a Vercelli per merito del Comune, dell’ASL e soprattutto di AVMA, l’Associazione Vercellese Malati di Alzheimer.
È rivolto non solo alle persone con disturbi di memoria o deterioramento cognitivo, ma anche ai familiari e a tutte le persone che ne sono coinvolte. Solo chi ha avuto vicino un parente o un amico affetto da Alzheimer può capire quanto tremenda e logorante sia questa malattia.
“Caffè Alzheimer” si basa su incontri formativi che forniscono informazioni e strumenti pratici per migliorare la qualità della cura della persona con demenza. Il primo di questi incontri si terrà venerdì 19 dalle 14.30 alle 16.30 nelle sede di AVMA in via Forlanini 2, interno 61 (per info 388.7238311). Si parlerà della malattia dal punto di vista geriatrico: cause, sintomi e cure possibili.
Il 16 novembre la gestione domiciliare del malato; il 30 novembre la mobilizzazione e la deambulazione del paziente; il 14 dicembre il primo laboratorio, introdotto per la prima volta, poiché è stata rilevata l’importanza della partecipazione attiva anche per rallentare il decorso della patologia.
Nel 2019 si parte il 18 gennaio parlando di musicoterapia; il 1 febbraio l’arteterapia e i laboratori sensoriali; il 15 febbraio laboratorio di stimolazione sensoriale; il 1 marzo l’elaborazione del lutto; il 15 marzo il laboratorio artistico sulla Festa della Donna; il 29 marzo la gestione della rabbia; il 12 aprile il laboratorio teatrale; il 3 maggio il supporto sociale e della comunità; infine il 17 maggio la giornata di chiusura.
L’idea è quella di portare “Caffè Alzheimer” anche al di fuori della sede AVMA, in spazi pronti ad accoglierlo, perché il suo cuore è rappresentato da un momento significativo di condivisione in cui si offre un caffè o una bevanda da degustare insieme.
