Sabato l’attesissimo ritorno del mandolino di Avi Avital al “Civico”

Quando nel 2019 aprì il XXI Viotti Festival, suonando anche Vivaldi, il pubblico andò letteralmente in visibilio. E sabato 4, alle 21, il mandolinista Avi Avital ritorna, attesissimo, al Civico per incantare di nuovo gli spettatori del “Viotti Festival” con un programma davvero affascinante, che comprende:  “Cymbeline” di David Bruce, sei “Miniatures” di Sulkan Tsintsadze, “Fuga y Misterio “ di Astror Piazzolla, una Selezione dai 44 Duetti SZ 98 DI Bèla Bartòk, “Obridago” di Clarice Assad, “Raiko”, un tradizionale greco e “Avital Avi’s Song” , composta da lui stesso.

Nato in Israele, Avital ha incominciato lo studio del mandolino all’età di otto anni per poi proseguirlo all’Accademia di Gerusalemme e quindi in Italia, al Conservatorio “Pollini” di Padova. E’ stato il prino mandolinista  nominato per un  Grammy Award e tiene concetti in tutto il mondo, riscuotendo consensi entusiastici. E’ il dedicatario di più di cento opere, tra cui concerti firmati da alcuni dei maggiori compositori viventi e poi interpretati da Orchestre di prima grandezza.

Recentemente, ha creato il Between World Ensemble, una residenza presso la Boulez-Saal di Berlino realizzata per esplorare culture e mondi musicali di ogni parte del pianeta. Prede parte puntualmente ai più importanti Festival musicali (Aspen, Hollywood Bowl, Spoleto, Shangai, etc.) ed incide con la Deutsche Grammophon. Suona un mandolino costruito dal liutaio israeliano Arik Kerman.

Sabato sera al Civico suonerà con un Ensemble formato da Giulia Rimonda e Alexander Goldberg ai violini, Lorenzo Lombardo alla viola, Giorgio Lucchini al violoncello, Tommaso Fiorini al contrabbasso e Amir Wahba alle percussioni.

Edm