Olmo sulla visita della delegazione di Taiwan a Vercelli bacchettata da Pechino: “Scelta incauta”

Ha suscitato scalpore la notizia pubblicata questa mattina da La Stampa della protesta del Consolato generale della Repubblica popolare cinese di Milano – tramite una lettera inviata in Comune – contro la visita ufficiale dell’ambasciatore di Taiwan Yun-Chung Tsai lo scorso 9 maggio nella nostra città. Il Consolato cinese contesta la stessa definizione di “ambasciatore” attribuita anche sul sito del Comune a Tsai, sottolineando come egli faccia parte “dell’ufficio di rappresentanza di Taipi in Italia”, che “è un organismo non ufficiale” e che quindi Tsai non possa essere chiamato “ambasciatore” perché “il governo della Repubblica popolare di Cina è l’unico governo legittimo che rappresenta l’intera Cina”. Di qui il richiamo al Comune di Vercelli di non stabilire scambi ufficiali con Taiwan.

A breve stretto di posta è subito arrivata la risposta del parlamentare che aveva promosso l’arrivo a Vercelli della delegazione di Taiwan, l’onorevole di Fratelli d’Italia Emanuele Pozzolo: “Non dobbiamo chiedere il permesso a Pechino per decidere quali sono i nostri interlocutori e che accoglienza dare ad un rappresentante diplomatico come Tsai”.

Sull’argomento, registriamo la presa di posizione di un candidato sindaco alla prossime elezioni amministrative della primavera 2024, Carlo Olmo, da sempre vicino in ambito ideale, culturale e sportivo alla Cina, che ha diffuso questa nota:

“Non entro in polemica e rispetto il pensiero e la libertà di tutti, popoli compresi.
Vorrei solo ricordare che in decenni personalmente ho stretto contatti e amicizie sincere con tantissime popolazioni del mondo, fra cui sentitamente anche la Cina.
È grazie a loro, fra l’altro, se 160mila mascherine, tute certificate, visiere e altri Dpi sono arrivate in Vercelli nel periodo più buio della Pandemia e così pure 3 Ventilatori polmonari che per quanto tedeschi avevano essenziali componenti cinesi.
Così pure ricordo che grazie all’ex Sindaco Maura Forte, la città di Pengzhou nel Sichuan ha stretto nel 2015 un Patto di Amicizia con Vercelli per scambi commerciali e artistici che l’Amministrazione attuale ha volutamente e pubblicamente riconfermato.
Nel 2008 abbiamo tenuto a Vercelli i Campionati Europei di Arti Marziali Cinesi con 800 atleti di tutta Europa splendidamente organizzati dalla Amministrazione attuale e la visita istituzionale dell’allora Ministro Consigliere Culturale della Ambasciata Cinese in Italia.
E la mia Accademia di Arti Marziali Cinesi viene periodicamente invitata a tenere Danze folkloristiche del Leone e Dragone in tante parti di Italia proprio per il rispetto che le Comunità Cinesi hanno per noi.
Personalmente, senza entrare nel merito di quanto sta accadendo e astenendomi da ogni giudizio su forme di Governo straniere (il tema dei Diritti Umani è questione giustamente dibattuta e molto complessa), reputo questa situazione generatasi estremamente incauta.
Stamattina il Presidente delle Comunità Cinesi Paolo Hu Shaogang da Torino mi ha chiamato e riconfermato la fraterna amicizia e sincero rispetto per noi, per tutti noi.
Nel mio piccolo, mi auguro che tutto rientri nei binari delle composizioni amichevoli dei rapporti internazionali”.