Olmo ha consegnato la tonnellata e mezza di aiuti raccolti tra i vercellesi al Comune di Vado Monzuno

Ieri, come aveva promesso, Carlo Olmo ha portato nel piccolo Comune di Vado Monzuno, in provincia di Bologna, devastato dalle piogge di sei mesi cadute in due soli giorni, il 16 e 17 maggio, una tonnellata e mezza di aiuti alimentari e di generi di prima necessità raccolti a Vercelli.

 

Il Lupo Bianco ha portato gli aiuti su due Furgoni Mister Rent: lo hanno accompagnato in questi Charity Tour speciale tre fedelissimi: Serena RubiniLucio Ferrero e Matteo Gardelii. Di fronte agli occhi dei quattro vercellesi la disperazione e le cifre di un paese minuscolo e in ginocchio: 73 frane, 3 chilometri e mezzo di fango e 240 sfollati.

Gli aiuti provenienti da Vercelli sono stati depositati nella palestra del paese, in cui, quando l’onda di fango caduta dalle colline stava travolgendo tutto e tutti, gli abitanti erano riusciti a trovare rifugio. Matteo Gardelli, che è giornalista, è ricorso, patrafrasandolo, al celeberrimo incipit dell’articolo di Gianpaolo Pansa sulla tragedia del Vajont pubblicato su La Stampa: “Scrivo da un paese che ha rischiato di non esistere più”.

I quattro vercellesi non si sono limitati a scaricare gli aiuti. Hanno conversato con gli abitanti di Vado, solidarizzato, raccolto le loro testimonianze e l’ansia incombente di una paura che non è affatto passata: lo testimoniano i sacchi bianchi accatastati sugli argini dei fossi per prevenire altri possibili esondazioni, che sarebbero esiziali.

Prima di ripartire per Vercelli, Olmo ha stretto un “gemellaggio” simbolico tra le due squadre di calcio di cui è presidente onorario, il Piemonte Sport e i Lupetti Bianchi con la squadra Pulcini locale della Valsetta Lagaro, affinché, quando l’incubo sarà finito, si possa invitare a Vercelli i piccoli calciatori romagnoli per un triangolare dell’amicizia e della solidarietà.

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