Neonato morto dopo il parto in casa, l’Asl: “sono state seguite tutte le procedure”

Aveva fatto scalpore, a inizio mese, il caso della donna valsesia a che decise di partorire in case e pur avendo seguito le procedure previste dalla normativa regionale vigente in materia, aveva poi purtroppo perso il bambino. Qualcosa infatti non andò per il verso giusto e nonostante un disperato tentativo di elitrasporto all’ospedale Sant’Anna di Torino per il piccolo non ci fu nulla da fare.

L’Asl di Vercelli, oggi, su richiesta del legale di una delle parti coinvolte nella vicenda relativa alla morte neonatale avvenuta l’8 agosto scorso, precisa quanto segue:”Da un approfondimento sulla documentazione, presente all’interno del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale di Borgosesia e presso gli uffici del Distretto di Borgosesia,  risulta che fossero state eseguite tutte le procedure in merito allo svolgimento del parto a domicilio, così come previsto dalla normativa regionale vigente in materia”.
L’azienda sanitaria vercellese sottolinea dunque che tutte le procedure sono state seguite.

Rimane infine il fascicolo aperto alla Procura di Vercelli anche se sin dall’inizio si parlò di un atto dovuto per approfondire l’accaduto, capendo se vi siano responsabilità o se sia stata solo una tragica fatalità.

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