Letteratura vercellese alla ribalta, grazie alle opere di Emanuele Ferraris,artista nativo di Motta de’ Conti ma che da anni vive e lavora a Genova. Il poeta dialettale mottese, che ha esordito nel panorama letterario piemontese nel 2021, conquistando il primo premio al concorso “Slussi ‘d poesia (Lampi di poesia)” di Torino, nel corso dell’anno 2022 ha preso parte a numerose rassegne, conquistando significativi riconoscimenti. Sono ben quattro infatti, le “menzioni di merito” conquistate da Ferraris in altrettanti concorsi cui ha preso parte; in primavera, nuovamente a “Slussi ‘d poesia” di Torino e, in estate, “Castello di Sopramonte” di Prato Sesia, il “Premio Roddi” di Roddi (Cn) e il “Premio Tradizioni Vive” di Torino, alcuni tra i più prestigiosi premi del territorio piemontese.
“Stiamo ancora aspettando le valutazioni delle giurie – commenta Ferraris – per quanto concerne i concorsi di Terzo (Al), Asti e Settimo Torinese, le altre manifestazioni cui ho presentato i miei lavori. Fino a questo momento sono soddisfatto dei risultati ottenuti: non ho vinto i premi più importanti, ma anche le menzioni di merito sono riconoscimenti di assoluto valore. Per il futuro ho in programma, nel mese di settembre, di presentare qualche opera al concorso “Piero Mazzarella” di Caresana e per l’autunno, l’obiettivo è quello di riproporre un’iniziativa congiunta con la mia concittadina e “collega” Anna Perucca, che nel novembre 2021 aveva riscosso una notevole risposta di pubblico. Si tratta di una serata congiunta di lettura (“Il nòss parlè, il parlè ‘d la Mòta) dove due artisti confrontano i propri scritti commenta doli e coinvolgendo nel dibattito anche il pubblico”.
La poesia con cui Ferraris ha ottenuto le quattro menzioni di merito, tratta un argomento, purtroppo, di grande attualità, la guerra. “La nòssa Crimea” – spiega l’autore mottese – vuole essere un’ode contro la guerra, in cui vado a rievocare il corpo di spedizione in Crimea. Ne nasce una sorta di mio monologo personale con il Generale Alfonso Lamarmora, comandante del contingente piemontese, dove gli pongo tutta una serie di quesiti e riflessioni sul senso della guerra”. Qui di seguito, il testo integrale (con traduzione in italiano) dell’opera
Titol: la nòssa Crimea
Alfons, a ‘t uardavi ij tò mont, la sera
t’a s-ciaravi Sebastòpol, brisenta,
col falòspi ch’a i savo dèss ‘d uèra
a i evo lontani ‘nt l’ eria rissenta.
Alfons, a ‘t uardavi Bièla, la fiòca
‘l masnà ch’ ai corivo, la Sernaia**
l’eva ‘l Sèrv***, d’aua cèra ch’a la dròca
‘nsima ij soldà masà cmè polaia.
Alfons, a ‘t uardavi la nòssa Crimea
nòssa, ‘d noi gioan soldà, cmè ‘na mari
an china, par man an pòrta ‘ns na lea
pina ‘d pianti, fio, nòm ‘ns na preia.
Alfons dimi: la tò causa l’è gista?
L’è gist lassè mari, doni ‘na vita ‘ntreia?
TRADUZIONE ITALIANO
Titolo: la nostra Crimea
Alfonso*, guardavi i tuoi monti la sera,
vedevi Sebastopoli che bruciava,
quelle scintille che sapevano di guerra
erano lontane nell’aria frizzante.
Alfonso, guardavi Biella, la neve,
i bambini che correvano, la Cernaia**
era il Cervo***, d’acqua chiara che cade
sui soldati uccisi come polli.
Alfonso, guardavi la nostra Crimea
nostra, di noi giovani soldati, come una mamma
ci culla, ci porta per mano su un viale
pieno di piante, fiori, nomi sulle pietre.
Alfonso, dimmi: è giusta la tua causa?
E’ giusto lasciare mamme, donne un’intera vita?
*Alfonso : Alfonso La Marmora, generale dei piemontesi
**Cernaia : fiume russo, teatro della ‘battaglia della Cernaia’
***Cervo : fiume di Biella






.. “Slussi ‘d poesia (Lampi di poesia)” ..
Slussi mi lascia qualche dubbio .. io ho dei parenti d’la-Mota .. a domanda mi hanno confermato che slussi .. parrebbe piuttosto un’espressione, sì piemontese .. ma del cuneese (niente di male .. non ci mancherebbe) .. chissà se, al contraio, nel-casalese-più- “antico” non si usasse “slussi” !!??
..
“Losnava e tronava ch’o fava s-giàj”
https://www.facebook.com/967812316562747/posts/abitare-il-piemontese-166losnava-e-tronnava-che-faceva-sgiaglio-ecco-una-classic/2118778568132777/