Maurizio Ambrosini sui profughi in piazza Mazzini: “Insopportabile l’indifferenza”

Il sociologo Maurizio Ambrosini

 

Sul problema dei profughi pakistani costretti a bivaccare in piazza Mazzini perché in attesa di presentare domanda d’asilo (problema più volte trattato dal nostro giornale), ci ha inviato il suo pensiero, che volentieri ospitiamo, Maurizio Ambrosini. Vercellese e docente all’Università di Milano, dove insegna Sociologia dei processi migratori e Sociologia urbana, Ambrosini è considerato uno dei massimi esperti del nostro Paese del fenomeno delle migrazioni. Sempre apprezzati i suoi articoli su “Avvenire”.

Questo il suo intervento:

“In piazza Mazzini, nel cuore della nostra città, ormai da anni si assiste al triste spettacolo dell’accampamento di profughi, perlopiù pakistani, che attendono per settimane di poter presentare una domanda di asilo. Esposti al freddo, alla pioggia, alla mancanza di ogni tipo di servizi. Non che Vercelli sia un caso eccezionale: a Milano,  a Torino, in molte città di provincia si verificano fenomeni analoghi.

Pare ci sia poco personale in Questura e pochi posti disponibili nel sistema di accoglienza. Ma un paese civile si organizza con risorse aggiuntive, magari spostando qualcuno da altri uffici, per riconoscere un diritto sancito dall’art. 10 della Costituzione, dalla Dichiarazione universale dei diritti umani, dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea. Quanto al sistema di accoglienza, i posti c’erano quando gli sbarchi dal mare superavano i 100.000 all’anno: sono stati semplicemente tagliati o lasciati vuoti. Ora bisognerebbe soltanto ripristinarli.

Suona insopportabile, nel frattempo, l’indifferenza delle istituzioni locali: Comune, Protezione civile,  Questura si rimpallano la responsabilità di lasciare le persone a bivaccare nei prati malconci di una piazza storica di Vercelli, a due passi da Palazzo Civico e dalle altre sedi istituzionali. Fornire un soccorso basilare sembra sempre il compito di qualcun altro, mentre delle persone rimangono all’addiaccio in una città dalle grandi tradizioni civili e culturali, in uno dei paesi più ricchi del mondo.

Pochi volontari riempiono il vuoto come possono, e finché riescono. Colpisce l’anestetizzazionedelle coscienze dei vercellesi:  quanti saranno ogni giorno a  passare di lì e a girare lo sguardo da un’altra parte, magari deprecando lo sfregio al decoro della città? E quanti evitano di attraversare piazza Mazzini, per non dover vedere i profughi accampati? Se in piazza Mazzini fossero accucciati dei cani abbandonati, si vedrebbe più solidarietà di quanta ne riscuotono degli esseri umani che chiedono accoglienza umanitaria. Abbiamo appena celebrato la Pasqua, e a Vercelli anche la solenne processione delle macchine, ma dai sacri riti non è sgorgata l’adesione a un Vangelo che sull’ospitalità verso i poveri e gli stranieri dice parole da cui è arduo scantonare”.

​​​​​​​​                                                                   Maurizio Ambrosini

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5 Commenti

  1. L’apprezzatissoimo sociologo di “Papa Francesco” non fa sfoggio del suo sapere, vuol fare vibrare in noi ricchi italiani le corde del generoso altruismo e, se lo seguiremo, forse ci frutterà il Paradiso, , purtroppo la crisi del dollaro che non è già più la moneta di riserva del mondo, utile agli Usa e all’occidente basato sulla “loro” svalutazione monetaria, e sullo sfruttamento del mondo fermerà del tutto questo movimento epocale solo apparentemente gioioso, progressivo e di sinistra ..e dopo un passato colonialista, vantaggiosissimo con i furti delle materie prime e i “loro” governi succubi dei nostri. L’intenzione è quella di creare nuovi poveri: loro e noi ( i salari italiani sono giay in calo da 20 anni e ora si vorrebbe deprimerli esponenzialmente). Il risultato sarebbe creare in Italia e anche in Europa nuove infernali periferie sul modello americano (quelle vere, non quelle dei film anni ’60). Ma la sconfitta di tale progetto parrebbe assicurata con la fuga dal dollaro di ormai più di mezzo mondo. Alla fine in Paradiso forse ci andremo davvero.

  2. Ce ne fossero di intellettuali e di studiosi come il prof. Ambrosini, che scrive su argomenti che conosce, a differenza di altri che straparlano.
    E per fortuna che c’è Papa Francesco, che ci ricorda costantemente quale sia la strada giusta.
    Infine segnalo l’articolo di fondo sulla Stampa di oggi “I migranti salvano le pensioni”.
    Lo dice il presidente dell’Inps.

  3. Il presidente dell’Inps oggi dichiara che “i migranti salvano le pensioni” degli italiani e gli industriali del Veneto chiedono con forza che arrivino più migranti attraverso i flussi regolari.

    Ne servono 250 mila contro gli 80 mila autorizzati dal governo.

    Basta demagogia e disinformazione.

    I migranti possono essere una risorsa.

  4. Ce ne fossero di intellettuali e di studiosi come il prof. Ambrosini, che scrive su argomenti che conosce, a differenza di altri che straparlano.
    E per fortuna che c’è Papa Francesco, che ci ricorda costantemente quale sia la strada giusta.
    Infine segnalo l’articolo di fondo sulla Stampa di oggi “I migranti salvano le pensioni”.
    Lo dice il presidente dell’Inps.

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