Atzori: voglio una Pro cattiva

Presentato in sala stampa del “Piola” il nuovo tecnico della Pro Vercelli, Gianluca Atzori che da ieri ha preso il posto di Gianluca Grassadonia, esonerato dopo la sconfitta interna di sabato contro lo Spezia.

Il primo a prendere la parola è stato il direttore sportivo Massimo Varini il quale ha spiegato le motivazioni che hanno portato a questa decisione: «La scelta è stata fatta perché non abbiamo ancora capito chi siamo e mi riferisco all’alternanza di prestazioni buone ad altre da dimenticare. Saltano all’occhio due dati evidenti: abbiamo subito tanti gol e ne abbiamo segnati ventidue di cui dieci in due partite. Abbiamo bisogno di trovare degli equilibri. In B non si possono prendere gol tutte le domeniche. Detto questo, non scarico le responsabilità solo su Grassadonia, ma mi prendo le mie».

«Ho una grande motivazione e la mia volontà è quella di trasmetterla ai ragazzi. Ho seguito le partite della Pro e dal mio punto di vista la reputo superiore ad almeno altre otto/nove squadre, tuttavia non capivo per quale ragione non riuscivano a mantenere la concentrazione per tutto l’arco dei novanta minuti», questo l’esordio di Atzori che ha proseguito, «in questi quattro giorni che si separano dalla trasferta di Terni non posso pensare di stravolgere ciò che ha fatto Grassadonia, sarebbe assurdo, ma il mio compito è di dare delle certezze». La prima certezza di Atzori è che la sua Pro dovrà essere cattiva, «senza quella non si va da nessuna parte. Mi piace la gente che lavora e che non trova alibi».

Il tecnico ciociaro l’anno scorso ha guidato alla salvezza con tre giornate di anticipo la Pistoiese e da lì vuole ripartire, cioè dal buon lavoro svolto. Ha ammesso che in passato ha preso i cosiddetti “schiaffoni” che aiutano a crescere. Al suo primo allenamento ha notato che il morale del gruppo era sotto i tacchi, sia per i risultati sia perché era molto attaccato a Grassadonia. Atzori non ha parlato di mercato, ha detto che lo farà più avanti dopo le gare con Ternana e Cittadella. Dell’attuale organico ha allenato solo Rovini, l’anno scorso alla Pistoiese, ma conosce molti giocatori per averli incrociati da avversari.

Infine ha detto che le sedute saranno aperte alla ripresa e nei due giorni successivi. I restanti, compresa la vigilia delle partite, saranno a porte chiuse.

Massimiliano Muraro

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