A Lenta In memoria di noi, la personale di Carla Crosio

In memoria di noi è il titolo della personale di Carla Crosio che inaugura sabato 3 settembre alle 17 nelle sale del Monastero benedettino di San Pietro di Lenta (sede dell’associazione Il Castello che con il Comune ha voluto la mostra), per la cura di Diego Pasqualin, direttore artistico di StudioDieci.

Si tratta di una selezione di opere che indagano la vita dell’uomo e la collettività di oggi che lo comprende. Una spietata, lucida relazione materica sul comportamento umano, le sue responsabilità circa ambiente, genetica e comportamento etico/sociale. Nove le installazioni, che l’artista ha scelto tra le sue tante, che partono dal 1998 fino al 2022.

Il catalogo, che verrà pubblicato a fine evento, contiene testi di storici e curatori di Arte contemporanea ai quali la Crosio ha affidato in maternità condivisa, come lei stessa dichiara, una singola opera. Infatti, non una presentazione generale ma uno scritto critico per ciascuna di loro. Ad accompagnare le sue opere anche un commento dell’artista stessa.

Commenti che saranno leggibili di fianco a ciascuna opera presente in mostra: Ho freddo con testo di Chiara Guerzi (Accademia di Belle Arti di Bologna); Genesi con testo di Lorella Giudici (Accademia di Belle Arti di Brera Milano); Resti umani non identificati con testo di Diego Pasqualin (direttore artistico di StudioDieci); Angela con testo di Lorella Giudici (Accademia di Belle Arti di Brera Milano); Libri con testo di Cinzia Lacchia (conservatrice del Museo Francesco Borgogna di Vercelli); In memoria di noi con testo di Diego Pasqualin (direttore artistico di StudioDieci); Imperfetti/archivio scarti con testo di Loredana Finicelli (Accademia di Belle Arti di Macerata e Frosinone); Requiem con testo di Stefano Taccone (curatore e critico di Arte Contemporanea).

Ombra pericolosa, ormai storico lavoro in progress che l’artista costruisce dal 2005. Per questa opera della quale una grossa porzione si trova nella collezione permanente della Fondazione Mastroianni di Arpino (FR) hanno scritto nel tempo storici dell’Arte come Gillo Dorfles e Marco Rosci che non sono più con noi, poi Michele Bramante, Diego Pasqualin, Elisabetta Dellavalle, Loredana Finicelli.

Carla Crosio vuole ringraziare i colleghi Pietro Colloca, Giovanni Crippa, Luca Marovino e Isabella Vitti per la preziosa collaborazione tecnica. Donatello Lorenzo per la fotografia, Elisabetta Cavagnino per la grafica e Litocopy per la stampa. Apre la mostra una performance dell’artista: oro/acqua/terra.

La mostra proseguirà fino al 25 settembre. Orari: tutte le domeniche dalle 15 alle 17.

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3 Commenti

  1. Carla Crosio non ha la pretesa di esser un’innovatrice, vuol interpretare a modo proprio il suo (e il nostro) tempo.
    E’ un evento al quale assistere per interpretare le opere oltre alle parole che le accompagnano è un dovere di chiunque.
    Ottima sintesi e presagio della descrizione fisica e personale del pieno fallimento del nostro tempo si possono preconizzare dal titolo e dalla frase d’accompagnamento pure intimamente dotata di una insolubile contraddizione, e dell’impossibilità del progetto, specchio del suo e purtroppo a anche del nostro tempo.
    – In memoria di noi
    – maternità condivisa
    ..
    http://www.carlacrosio.it/

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