Il mondo della sanità, l’ospedale e migliaia di vercellesi, che sono stati curati da lei, in tanti anni, con grande professionalità, empatia e soprattutto amore, piangono suor Guglielmina Cavazzini, l’indimenticabile “suora caposala della Chirurgia” che si è spenta a 78 anni nel monastero di Santa Margherita.
I funerali saranno celebrati appunto nella chiesa del San Margherita, in via Cagna, 19 lunedì alle 10. Quindi la salma sarà tumulata nel cimitero di Borgo Vercelli, il suo paese d’origine.
Fino a quando nei reparti ospedalieri c’erano ancora le religiose (amatissime da tutti), suor Gugliemina è stata un’istituzione. Sia il professor Franco Carcò, per anni alla guida degli Infettivi ed ex direttore sanitario del “Sant’Andrea” e sia il dottor Gianni Scarrone, oggi segretario provinciale dei medici di famiglia, ma un tempo medico ospedaliero parlano di suor Gugliemina come di una “colonna portante” della Chirurgia, soprattutto ai tempi del professor Orecchia, e dell’intero ospedale. La ricorda con grande affetto anche il dottor Pier Giorgio Fossale, pure lui, prima di tanti anni ai vertici dell’Ordine, medico ospedaliero in Medicina. “Oggi – dice – se ne va un pezzo della mia vita”.
Una volta uscita dall’ospedale, suor Guglielmina si era dedicata agli ospiti della Casa del Clero e a tutti coloro che avevano bisogno di cure o di assistenza. E’ stata per tutti, credenti e non, un punto di riferimento imprescindibile e sicuro. Il cordoglio è davvero enorme.
Ha scritto sulla sua pagina Facebook, poco fa, il vescovo di Saluzzo monsignor Cristiano Bodo: “Una beata in terra: generosa, piena di bontà, umanità e tanta fede. Grazie per il tuo esempio”.
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