La musica di Raffaella Carrà aprirà la 38esima edizione del Torino Film Festival

 

In un periodo di continua incertezza per via dell’emergenza sanitaria, sono poche le realtà che riescono a portare avanti i programmi che ormai da anni li caratterizzano. Il Torino Film Festival, ormai alla sua trentottesima edizione, non demorde e si conferma anche per quest’anno lanciando un fortissimo messaggio di libertà. La manifestazione, che andrà dal 20 al 28 novembre, aprirà con la commedia musicale Ballo Ballo (Explota Explota), esordio alla regia di Nacho Álvarez, e che ha come colonna sonora i brani della nostrana ma internazionale Raffaella Carrà (già di grande rappresentanza per La Grande Bellezza, film di Paolo Sorrentino premiato agli Oscar 2014).

Raffaella Carrà approdò nelle televisioni spagnole nel 1976 con la trasmissione “La hora de Raffaella”, programma andato in onda poco dopo la morte di Francisco Franco e quindi nel pieno della voglia di rinascita spagnola: la Carrà divenne quindi sinonimo immediato di libertà grazie alle sue doti canore, di ballo e di costumistica. Il film di Nacho Álvarez esplorerà quella realtà pochi anni prima del suo arrivo, quando ancora vigeva una potente censura sull’esuberanza. La pellicola parla di Maria (Ingrid García-Jonsson) che, abbandonato il suo sposo sull’altare, si lancia nel mondo della televisione riuscendo ad entrare in un corpo di ballo per un colpo di fortuna. Qui si innamorerà di Pablo, purtroppo figlio di un censore televisivo.

Il regista dichiara: “Con Ballo Ballo vorrei rendere omaggio, con uno sguardo latinoamericano, a quella straordinaria donna che gli italiani sono così fortunati ad avere. Questo film è un inno alla libertà e alla gioia di vivere, due cose che purtroppo quest’anno abbiamo perso ma che è tempo di ritrovare”.

Ricordiamo, infine, che per questa edizione il Torino Film Festival ha voluto utilizzare ben 12 location. Come riporta il sito: “Il Torino Film Festival ha voluto dunque creare un percorso che tocca 12 punti, 12 luoghi che, disegnando la mappa del Festival, evocano le 12 punte della Stella della Mole, il dodecaedro protagonista della nuova identità visiva della manifestazione”. Essi saranno: La Mole Antonelliana, Cinema Massimo, Cinema Ambrosio, Cinema Classico, Sale di Comunità ACEC, Film Commission, Accademia Albertina, Museo del Risorgimento, Fondazione per la Scuola, Laboratorio Xkè, Galleria MUSA, Le Roi Dancing, Villa d’Agliè.

 

Emanuele Olmo

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