Imprenditori vercellesi s’aggiudicano il bando Futur-E di Enel: nuovo futuro per la centrale e Leri

Trino – Il futuro dell’area di Leri Cavour con la vecchia centrale termoelettrica Enel “Galileo Ferraris” chiusa definitivamente nel 2014, ferma e inutilizzata, inizia a prendere forma. E lo fa grazie all’iniziativa di alcuni imprenditori privati vercellesi che sono riusciti a ottenere il miglior piazzamento nel bando Futur-E di Enel per il riutilizzo dell’area dove esiste la vecchia centrale, compresa la struttura con le due caratteristiche torri.

Si tratta di una notizia importante per la zona di Trino, per il vercellese e per il Piemonte, visto che si parla di un’area da 90 ettari con una zona circostante da 160 ettari che, con il progetto presentato e risultato il migliore, potrebbe mutare in un moderno e avanzato parco tematico per l’automotive di seconda generazione, che faccia della tecnologia green, degli investimenti in campo culturale ed enogastronomico, ma anche del rilancio di un’area quasi abbandonata a favore dello sviluppo, anche occupazionale, il punto fermo di un intervento con diverse valenze, ma concreto. Un sito, insomma, di caratura internazionale. Rilancio che comprenderà anche una zona, quella del Borgo di Leri e della vecchia residenza di Cavour, che è davvero una ferita aperta per il territorio vercellese, visto lo stato d’incuria in cui si trova.

Rifiuti vicino alla vecchia centrale Galileo Ferraris

Molte sono state le voci che si sono susseguite nelle scorse settimane su ciò che in realtà verrà fatto, ma per ora gli imprenditori che stanno operando per concludere i delicati passaggi a termine del bando con Enel, e che completeranno l’iter burocratico sui relativi documenti nelle prossime settimane, preferiscono mantenere il più stretto riserbo. Un atteggiamento comprensibile, e abbastanza comune in questi casi, viste anche le entità degli investimenti a diversi zeri che verranno realizzati e la delicatezza dei rapporti che sono stati allacciati con gli investitori.

Di certo si sa però che l’interesse suscitato del progetto, nei giusti ambiti, è stato alto. E che l’accordo con Enel è a un passo dalla conclusione. Nell’accordo, ad esempio, vi saranno precisi veti: non potrà essere realizzato in quest’area né un nuovo impianto di realizzazione di energia, né un impianto di gestione o smaltimenti rifiuti (nessun inceneritore per intenderci).

La casa di Camillo Benso di Cavour nel Borgo di Leri

L’idea degli imprenditori d’altronde, a giudicare dalle prime notizie che filtrano, è ben diversa. Se infatti da un lato si punterà sull’eccellenza in campo tecnico automobilistico per le vetture di domani, oltre che agli spazi, come quelli di un tracciato, che potranno essere utilizzati per eventi in questo ambito o per la sperimentazione tecnologica avanzata, dall’altra ci sarà anche spazio (più presumibilmente nella zona del Borgo di Leri) per un nuovo punto di grande interesse per la valorizzazione delle eccellenze locali, storiche, enogastronomiche e dell’agricoltura. Il tutto all’interno di una struttura che baderà in primo luogo al rispetto del contesto eco-ambientale in cui verrà inserita. Sicuramente i dettagli di tutta l’operazione verranno resi noti quando gli adempimenti e gli accordi saranno conclusi e blindati.

Del progetto è ovviamente a conoscenza anche l’amministrazione trinese con il Sindaco Alessandro Portinaro che a poi riprese ha espresso il suo favore a un’opera che “ci auguriamo possa portare grosse ricadute in termini occupazionali ed economici sul nostro territorio – aveva detto nei giorno scorsi -, con grandi benefici anche per il Borgo di Leri che è un sito di interesse nazionale. Tutti saremmo più felici se si potesse vedere finalmente un futuro concreto di rilancio per quell’area”.

l.a.

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