Com’era prevedibile, il violinista canadese Kerson Leong ha trascinato all’entusiasmo sabato sera il pubblico del Civico che ormai, letteralmente, lo adora e stavolta ha contraccambiato gli applausi, scroscianti e ripetuti, dopo i Concerti di Viotti e di Mozart eseguiti con un’impeccabile Orchestra della Camerata Ducale, con “soli” quattro bis (rispetto ai soliti sei), ma soltanto perché la serata non era ancora terminata e la Ducale, diretta da Rimonda, doveva poi suonare la Sinfonia numero 29 di Mozart.
Il XXVI Viotti Festival del Bicentenario non si prende nemmeno una pausa. Mercoledì alle 21 si ritorna al Civico con il Quartetto tedesco “Goldmund”, che ha una particolarità straordinaria: su concessione della Nippon Music Foundation, che gli ha fornito gli strumenti, suona con quattro Stradivari appartenuti a Paganini. E così mercoledì sera, Vercelli avrà il privilegio unico di ospitare, in una stessa sera bel otto Stradivari: i quattro di Paganini e i quattro di Viotti in mostra all’Arca.
Il Quartetto Goldmund è formato da quattro musicisti tedeschi: Florian Schotz, al violino, Pinchas Adt al violino, Christoph Vandory, alla viola e Raphael Paratore, al violoncello. Eseuiranno il “Quartetto per archi n° 76 in re minore, op.76 n. 2, Hob III:76” di Haydn; il “Quartetto per archi in mi bemolle maggiore, op. 3 n° 5, W II:11” di Giovan Battista Viotti;
“Langsamer Satz, WoO 6” di Anton Webern e il
A. Borodin “Quartetto per archi n° 2 in re maggiore” di Aleksandr Borodin.
La prossima doveva essere anche la settimana dell’attesissimo ritorno al Viotti Festival di Uto Ughi (che avrebbe eseguito il Concerto n° 22 di Viotti), ma un improvviso problema di salute dell’ottuagenario violinista bustocco ha costretto la Ducale a rinviare il concerto a data da destinarsi.
Edm
